Ci vuole mestiere

Crpiemonte
5 min readMar 21, 2015

LE REGIONI PROGRAMMANO LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO E DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE, CHE VENGONO FINANZIATE PREVALENTEMENTE ATTRAVERSO IL FONDO SOCIALE EUROPEO

di Renato Dutto

La legge regionale n. 34/2008 prevede che la Regione attivi programmi di orientamento e di ricollocazione, gestiti dalle Province, dall’Agenzia Piemonte lavoro e dalle Agenzie per il lavoro accreditate nel sistema dei servizi re-gionali. La legge regionale n. 63 del 1995 regola le attività di formazione professionale per rafforzare le compe-tenze dei giovani, dei disoccupati e degli occupati e favorirne l’inserimento nel mercato del lavoro. Le in-formazioni per poter accedere alle misure che vengono man mano attivate sono disponibili sui siti Internet istituzionali oppure rivolgendosi ai Centri per l’impiego o alle Agenzie per il lavoro accreditate nel sistema regionale dei servizi.

www.regione.piemonte.it/lavoro

http://agenziapiemontelavoro.it

www.iolavoro.org

www.garanziagiovanipiemonte.it/

http://goo.gl/MXCt4h

Politiche passive del lavoro

Sono gli ammortizzatori sociali, ovvero il complesso e articolato sistema di tutela del reddito dei lavoratori che potrebbero perdere o hanno perso il posto di lavoro. La cassa integrazione guadagni (in sostegno dei lavoratori di aziende in difficoltà) si distingue in Cigo, Cassa integrazione ordinaria (per difficoltà temporanee e a carattere transitorio di aziende industriali, a prescindere dal numero dei dipendenti) e Cisg, Cassa integrazioni straordinaria (concessa nei casi di crisi, ristrutturazione, riorganizzazione, conversione produttiva, procedure concorsuali, alle imprese con più di 15 dipendenti e del commercio con più di 50). La Cig in deroga è invece autorizzata in favore di lavoratori che appartengono a settori non tutelati dalle altre misure o che non possono utilizzarle per vincoli legislativi. Vi sono poi i contratti di solidarietà, in caso di crisi aziendale temporanea, per la quale gli orari dei dipendenti vengono ridotti e contestualmente si versa loro un contributo, come misura di sostegno al reddito. Completano il quadro delle politiche passive l’istituto della mobilità. Creato dalle legge nazionale n. 223 del 1991, con l’obiettivo primario di favorire i processi di ricollocazione del personale assunto a tempo indeterminato e licenziato in seguito a procedure collettive, che viene inserito in un’apposita lista, previa approvazione della Commissione regionale per l’impiego. Con l’accordo quadro fra Regione, Inps e parti sociali del 27 maggio 2009 è stata inoltre introdotta la mobilità in deroga, che prevede la corresponsione dell’indennità di mobilità a particolari categorie di soggetti.

http://goo.gl/O9J73k

La novità del Jobs Act

Con l’approvazione dei decreti del cosiddetto Jobs Act, gli ammortizzatori cambieranno. Dal 1° maggio, i disoccupati avranno diritto alla Nuova assicurazione sociale per l’impiego (Naspi), che sostituisce Aspi e mini Aspi. I requisiti richiesti sono, oltre allo stato di disoccupazione, avere almeno 13 settimane di contribuzione negli ultimi 4 anni ed almeno 18 giornate lavorative nei 12 mesi precedenti la disoccupazione. Si tratta di un assegno pari al 75% della retribuzione media degli ultimi 4 anni, con un tetto di 1.300 euro. L’indennità dura 24 mesi , che però scendono a 18 dal 2017. L’importo, dopo i primi 4 mesi, viene ridotto del 3% al mese. La corresponsione del sussidio è condizionato alla frequenza di corsi di formazione e riqualificazione. Terminata la Naspi il disoccupato può aver diritto all’Assegno di disoccupazione sperimentale (Asdi) per sei mesi, nel caso non abbia trovato un lavoro e sia in condizioni di particolare bisogno.

Innovazione e ricerca

A metà febbraio, Bruxelles ha approvato il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) per il Piemonte, per la programmazione 2014–2020, per un investimento totale di 965,8 milioni di euro, con l’obiettivo principale di favorire la crescita economica, aiutando soprattutto le piccole e medie imprese. Servirà inoltre a rafforzare la collaborazione tra ricerca e aziende, stimolare lo sviluppo tecnologico, ampliare l’infrastruttura di banda larga e l’accesso ai relativi servizi per un’ulteriore fetta di popolazione e di imprese. I primi bandi, come ha annunciato l’assessore regionale alle Attività produttive, Giuseppina De Santis, potranno partire nei prossimi mesi, non appena sarà completato il percorso istituzionale di creazione del Comitato unico di sorveglianza. L’assessore ha inoltre annunciato che, nell’utilizzare i fondi, si comincerà con diversi interventi legati all’energia e, soprattutto, con l’avvio della piattaforma tecnologica sulla fabbrica intelligente. Da rilevare infine che, sull’Agenda digitale, la Regione ha deciso, nel novembre scorso, lo stanziamento di ulteriori 40 milioni di euro.

Credito per l’artigianato

È stato riaperto, con scadenza al 31 dicembre, il bando Por/Fesr 2007–2013 per sostenere la capacità di accesso al credito mediante la riassicurazione delle garanzie prestate dai confidi alle piccole e medie imprese, escluse quelle che provengano da un recente passato industrialmente sano, ma che presentino temporaneamente un calo del fatturato o una diminuzione degli ordinativi o ritardi nei pagamenti che potrebbero generare situazioni di tensione finanziaria. La dotazione ammonta a 10 milioni di euro sul fondo regionale di riassicurazione per l’artigianato piemontese costituito presso Artigiancassa Spa (oltre a 25 milioni di euro per le piccole e medie imprese non artigiane costituito presso Finpiemonte Spa). 

http://goo.gl/IOjA8e

Eccellenza artigiana, riaprono le botteghe-scuola

Il programma regionale dell’Eccellenza artigiana nacque 15 anni fa con l‘obiettivo di valorizzare e sostenere una parte importante dell’economia piemontese: quella delle imprese artigiane che svolgono lavorazioni artistiche e di particolare pregio. Le imprese sono riconosciute “eccellenti” in base alla loro rispondenza ai criteri e ai requisiti dettati da specifici disciplinari di produzione, predisposti da apposite Commissioni per ciascun settore produttivo. Oggi, le imprese che espongono il marchio sono circa 2.700. Sono distribuite su tutto il territorio piemontese e operano nei più svariati settori artigianali. Le imprese riconosciute possono usufruire di agevolazioni per gli investimenti, per la promozione dei prodotti sui mercati, per la partecipazione a rassegne ed esposizioni in Italia e all’estero. Possono inoltre partecipare al progetto “Bottega scuola”: un percorso lavorativo-didattico, rivolto ai giovani disoccupati di età compresa tra i 18 e i 35 anni interessati ad apprendere il mestiere direttamente in bottega a contatto con il maestro artigiano. L’impresa che voglia ottenere il marchio “Piemonte eccellenza artigiana” deve essere iscritta nel Registro imprese della Camera di commercio con l’annotazione della qualifica di impresa artigiana; dimostrare di possedere le specifiche caratteristiche riportate nel disciplinare di produzione del settore di appartenenza e redigere il proprio curriculum professionale corredato da documentazione fotografica. Le domande si presentano, dal 1° al 31 marzo e dal 1° al 30 settembre di ogni anno, alle Camere di commercio competenti.

www.regione.piemonte.it/artigianato

http://artigianato.sistemapiemonte.it

Piemonte competitivo e aperto all’estero

Ceipiemonte, il Centro estero per l’internazionalizzazione, gestisce programmi volti a favorire la crescita dell’innovazione, della competi-tività e dell’attrattività del Piemonte. È il riferimento per le imprese locali che operano o intendono operare sui mercati esteri e per gli interlocutori stranieri interessati a conoscere il sistema economico del Piemonte. Espressione delle categorie economiche, del Governo regionale, del mondo camerale e accademico, gestisce iniziative e servizi principalmente orientati a rafforzare sui mercati esteri la presenza del sistema economico locale, garantendo alle imprese (artigianali, industriali, agricole, dei servizi e della distribuzione) assistenza tecnica, attività promozionali, individuazione e organizzazione di incontri con potenziali partner e accom-pagnamento. Ceipiemonte ha lo scopo di valorizzare le potenzialità di attrazione turistica ed attrarre investimenti in Piemonte, assistere le imprese estere ed esterne interessate a insediarsi in Piemonte e le estere già presenti che intendano sviluppare le proprie attività.

www.centroestero.org

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