Cinema e Risorgimento, un libro per riflettere sull’Unità d’Italia
Dieci anni fa, in occasione del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, venne dato alle stampe Cinema e Risorgimento, undicesimo volume della collana I diritti di tutti. Cinema e società civile
di Marco Travaglini
L’iniziativa era promossa dal Consiglio regionale del Piemonte, curata dall’Aiace (Associazione Italiana Amici Cinema d’Essai) di Torino e edita dalla Celid. La casa editrice, fondata nel 1974 e specializzata in testi universitari, ha rappresentato una componente significativa della storia dell’editoria italiana e torinese.
Nel 2016 la Lexis Compagnia Editoriale in Torino ne raccolse il testimone acquisendo la casa editrice, il marchio e il ricco catalogo. Tornando a Cinema e Risorgimento va ricordato che il libro venne inviato, a cura del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale, a tutte le scuole medie superiori e alle biblioteche piemontesi. La collana — composta da 13 volumi, pubblicati uno all’anno a partire dal 2000 — era rivolta in particolar modo al mondo della scuola con l’intento di riflettere e far riflettere sui valori e sui principi enunciati nella carta costituzionale, attraverso uno strumento specifico che forniva l’analisi di vari testi filmici opportunamente scelti e catalogati.
In Cinema e Risorgimento vennero presi in esame gli aspetti e i volti del periodo risorgimentale attraverso un nutrito numero di pellicole realizzate nell’arco di otto decenni, dagli anni ’30 ai giorni nostri, affrontando con riflessioni critiche, punti di vista e differenti prospettive l’epoca che coincise con la nascita dello stato unitario.
Le pellicole analizzate si riferivano a famosi film dedicati dai maggiori registi italiani al Risorgimento, da “1860” , girato nel 1933 da Alessandro Blasetti fino a “Noi credevamo” di Mario Martone, uscito nelle sale nel 2010. Tra i film presi in esame nel volume vi erano anche, citandone alcuni, “Senso” e “Il Gattopardo” di Luchino Visconti, “Allonsanfan” dei fratelli Taviani, “Viva l’Italia!” di Roberto Rossellini, “Nell’anno del Signore” di Luigi Magni, “Piccolo mondo antico” di Mario Soldati, “I Viceré” di Roberto Faenza, “Le cinque giornate” di Dario Argento e “Bronte” di Florestano Vancini. Altri lavori erano segnalati con una breve filmografia commentata.
Tra quest’ultimi “Arrivano i bersaglieri” e “In nome del popolo sovrano” , girati nel 1980 e nel 1990 da Luigi Magni, “Camicie rosse” di Goffredo Alessandrini con Anna Magnani, “L’Ussaro sul tetto” di Jean-Paul Rappeneau con Juliette Binoche.
Nella convinzione che il cinema sia uno dei mezzi più efficaci per raggiungere e coinvolgere l’universo giovanile, la collana I diritti di tutti ha rappresentato un progetto editoriale importante che ha consentito, attraverso la lente cinematografica, di riflettere su specifici periodi storici oltremodo significativi per l’evoluzione della società, della cultura e del costume italiano.