1860 di Alessandro Blasetti

Cinema e Risorgimento, un libro per riflettere sull’Unità d’Italia

Dieci anni fa, in occasione del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, venne dato alle stampe Cinema e Risorgimento, undicesimo volume della collana I diritti di tutti. Cinema e società civile

Crpiemonte
3 min readMar 27, 2021

--

di Marco Travaglini

L’iniziativa era promossa dal Consiglio regionale del Piemonte, curata dall’Aiace (Associazione Italiana Amici Cinema d’Essai) di Torino e edita dalla Celid. La casa editrice, fondata nel 1974 e specializzata in testi universitari, ha rappresentato una componente significativa della storia dell’editoria italiana e torinese.

La copertina del volume Cinema e Risorgimento

Nel 2016 la Lexis Compagnia Editoriale in Torino ne raccolse il testimone acquisendo la casa editrice, il marchio e il ricco catalogo. Tornando a Cinema e Risorgimento va ricordato che il libro venne inviato, a cura del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale, a tutte le scuole medie superiori e alle biblioteche piemontesi. La collana — composta da 13 volumi, pubblicati uno all’anno a partire dal 2000 — era rivolta in particolar modo al mondo della scuola con l’intento di riflettere e far riflettere sui valori e sui principi enunciati nella carta costituzionale, attraverso uno strumento specifico che forniva l’analisi di vari testi filmici opportunamente scelti e catalogati.

La locandina del film Nell’anno del Signore

In Cinema e Risorgimento vennero presi in esame gli aspetti e i volti del periodo risorgimentale attraverso un nutrito numero di pellicole realizzate nell’arco di otto decenni, dagli anni ’30 ai giorni nostri, affrontando con riflessioni critiche, punti di vista e differenti prospettive l’epoca che coincise con la nascita dello stato unitario.

La locandina di Allonsanfan

Le pellicole analizzate si riferivano a famosi film dedicati dai maggiori registi italiani al Risorgimento, da “1860” , girato nel 1933 da Alessandro Blasetti fino a “Noi credevamo” di Mario Martone, uscito nelle sale nel 2010. Tra i film presi in esame nel volume vi erano anche, citandone alcuni, “Senso” e “Il Gattopardo” di Luchino Visconti, “Allonsanfan” dei fratelli Taviani, “Viva l’Italia!” di Roberto Rossellini, “Nell’anno del Signore” di Luigi Magni, “Piccolo mondo antico” di Mario Soldati, “I Viceré” di Roberto Faenza, “Le cinque giornate” di Dario Argento e “Bronte” di Florestano Vancini. Altri lavori erano segnalati con una breve filmografia commentata.

Piccolo Mondo Antico di Mario Soldati con Alida Valli

Tra quest’ultimi “Arrivano i bersaglieri” e “In nome del popolo sovrano” , girati nel 1980 e nel 1990 da Luigi Magni, “Camicie rosse” di Goffredo Alessandrini con Anna Magnani, “L’Ussaro sul tetto” di Jean-Paul Rappeneau con Juliette Binoche.

Una scena del film Il Gattopardo
Una scena di Noi credevamo di Mario Martone

Nella convinzione che il cinema sia uno dei mezzi più efficaci per raggiungere e coinvolgere l’universo giovanile, la collana I diritti di tutti ha rappresentato un progetto editoriale importante che ha consentito, attraverso la lente cinematografica, di riflettere su specifici periodi storici oltremodo significativi per l’evoluzione della società, della cultura e del costume italiano.

--

--

Crpiemonte
Crpiemonte

Written by Crpiemonte

Il canale Medium ufficiale del Consiglio regionale del #Piemonte, dove raccogliamo notizie e approfondimenti.

No responses yet