Dal Forte di Vinadio al Forte Neghino
Un breve tragitto in Valle Stura da percorrere in inverno con le ciaspole ci porta a contatto con una fortificazione che si erge su uno spettacolare panorama
di Pino Riconosciuto
La struttura fortificata più famosa è quella di Vinadio, il forte voluto da Carlo Alberto e costruito nel 1834. Ma se dalla cittadina della Valle Stura ci si inoltra su una comoda sterrata, spesso da percorrere con le ciaspole in inverno per la presenza di neve, in poco più di un’ora e 310 metri di dislivello si arriva al Forte Neghino. E’ un gioiello dell’architettura militare e dallo sperone su cui si poggia è possibile ammirare un bel panorama di Vinadio e di parte della valle.
Per arrivare in Valle Stura occorre seguire la strada che da Borgo San Dalmazzo, vicino Cuneo, porta fino a Vinadio e oltre, fino a quel colle della Maddalena che ancora oggi garantisce il transito per la Francia.
Per andare al Neghino, però, bisogna fermarsi in piazza Umberto, sulla destra poco dopo l’ingresso in Vinadio. Da lì si va verso via Neghino, sulla destra e, una volta presa la via, si procede fino a trovare la vecchia strada militare sulla sinistra. E’ una ampia sterrata che con comodi tornanti procede verso un largo pianoro soleggiato e poi fino al Forte. Dietro il forte, che non è visitabile perché non sicuro, si può godere della vista su Vinadio e la valle Stura.
Il Forte Neghino fu costruito nel 1875 per proteggere il forte principale da attacchi nemici. Circondato da un ampio fossato, dotato un tempo di ponte levatoio, è una torre a due piani di pianta ellittica. Sul piano superiore ospitava 10 bocche d’artiglieria, su quello inferiore le feritoie permettevano ai fucilieri di operare. La struttura poteva ospitare 100 soldati. Una cisterna per 80.000 litri d’acqua e i depositi per 20 tonnellate di polveri costituivano le principali installazioni logistiche.
Ripercorrendo la stessa strada per tornare a Vinadio, è poi possibile visitare il forte della cittadina, uno degli esempi più significativi di architettura militare alpina. Su volontà del re Carlo Alberto, nel 1834 cominciarono i lavori che durarono 13 anni, con una interruzione di due anni. Nel 1847 la fortezza era operativa, per realizzarla in certi momenti hanno lavorato 4 mila persone. La struttura fiancheggia a ponente il paese per un tratto in linea d’aria di 1200 metri, e presenta circa 10 chilometri di camminamenti.
Non fu mai teatro di guerra, e con il passare del tempo la sua importanza è andata scemando. Oggi, grazie all’interessamento dell’amministrazione comunale, il forte è diventato un importante spazio espositivo e di attrazione turistica. In permanenza è possibile visitare uno spazio multimediale, “Montagna in movimento”, e mostre, realtà virtuali, oltre alle manifestazioni culturali e sportive che vi vengono organizzate. Non mancano opere di artisti contemporanei.
D’inverno poi, con la pista di pattinaggio, e d’estate con il lago artificiale è anche punto di notevole attrazione turistica.