Luigi Morgari, San Baudolino in abiti vescovili, affresco, 1896~1897, Diocesi di Piacenza-Bobbio

Baudolino nel regno longobardo di Liutprando

Eremita capace di far miracoli e profezie, è il patrono di Alessandria

Crpiemonte
4 min readNov 14, 2024

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D’ estate fa tanto caldo. L’inverno è rigido, il freddo pungente. La pianura sorge accanto a due fiumi che s’intersecano fra di loro: il Tanaro e il Belbo. La terra è bagnata dalla pioggia, la neve imbianca i colori. La nebbia, sempre presente da queste parti nei mesi più freddi, avvolge tutto, rendendo l’atmosfera magica e misteriosa. E spesso la realtà si confonde con la leggenda.

Siamo nell’anno 700, durante la dominazione longobarda, sotto il regno di Liutprando (712–744). Gente rude: poche parole, poca cultura, pochi scritti. San Baudolino nasce in quel periodo e le notizie su di lui scarseggiano. Di certo si sa che è il patrono di Alessandria.

Baudolino, questo è il suo nome, nasce proprio a Villa del Foro, una frazione di Alessandria. La sua famiglia è nobile e molto ricca. Baudolino potrebbe avere tutto per essere felice. Chissà quanti vorrebbero essere al suo posto e provano invidia nei suoi confronti! E invece no. Baudolino non è soddisfatto della sua vita. La sua mente è altrove. Il suo cuore anela a qualcosa di più elevato. Per lui il lusso non ha nessun valore e ne fa volentieri a meno. Abbandona tutto e tutto regala ai poveri, poi scappa. Fugge via, alla ricerca di un luogo solitario, immerso nella natura, dove nascondersi e vivere solo in funzione del Signore.

Quale luogo più adatto di una pianura adagiata sulla riva di un fiume? Va a vivere in una misera capanna mentre la sua fama cresce. Baudolino, infatti, possiede poteri che gli provengono da Dio come il prevedere l’accadimento dei fatti. Baudolino viene raffigurato in abiti vescovili poiché si ritiene che sia stato vescovo di Alessandria, e circondato dalle oche. Si narra, infatti, che, attorno alla sua capanna, si radunasse un gruppo di oche attente ad ascoltare le parole dell’eremita.

Edicola con il sarcofago del santo posto sopra l’altare, nella cattedrale di Alessandria

Baudolino (detto anche in latino Baudilius) è definito nella Storia dei Longobardi del monaco benedettino Paolo Diacono “uomo di mirabile santità”, ed è ricordato per brevi cenni la sua vita di eremita, capace di far miracoli e profezie. Di lui si diceva che godesse della grande stima dei vescovi di Tortona e di Acqui, e vista la grande popolarità di questo primo evangelizzatore , egli venne spesso raffigurato come vescovo e definito tale, sebbene ciò sia improbabile.

San Baudolino patrono di Alessandria

A testimonianza delle sue doti soprannaturali è stato tramandato questo episodio. Durante una battuta di caccia nella il nipote di Liutprando, Anfuso, fu erroneamente colpito, e il re mandò un messo a chiamare Baudolino affinché gli prestasse le cure necessarie. Nel frattempo Anfuso morì e quando il messo giunse dall’eremita questi affermò di sapere già tutto e di non poter fare più niente perché il giovane era già spirato.

Morto verso il 740 e sepolto a Villa del Foro, quando nel 1168 fu fondata Alessandria, le reliquie e il corpo del santo vennero trasportate all’interno delle mura e al santo eremita conterraneo venne affidata la protezione della nuova città. E Baudolino, raccontano le cronache, non mancò mai di soccorrere la popolazione, come quando nel 1174 apparve sui bastioni di difesa della città, mettendo in fuga gli assedianti ghibellini. Nel 1189 venne così costruita una chiesa in suo onore, affidata agli Umiliati e in seguito ai Domenicani.

In seguito, nell’anno 1786, il santo fu proclamato ufficialmente patrono principale di Alessandria. Nel 1810, dopo diverse peripezie, i resti di San Baudolino furono trasferiti nella nuova cattedrale di S. Pietro e deposti in una cappella a lui dedicata, tuttora visibile. In quell’occasione si rinnovò anche il voto dell’offerta della cera per la lampada da parte della città, iniziato a partire dal 1189, rinnovato nel 1599 e ratificato anche dal sinodo diocesano del 1602. Negli anni ’70 del Novecento una nuova parrocchia nel rione Cristo è stata a lui dedicata.

San Baudolino, statua di Parodi Giacomo Filippo, cattedrale di Alessandria (fine sec. XVII)

La città di Alessandria non ha mai smesso di onorare il suo patrono San Baudolino e ogni anno, a novembre, organizza una fiera con i prodotti enogastronomici di eccellenza del suo territorio come tartufi, funghi, vino, miele. Il famoso scrittore alessandrino Umberto Eco (1932–2016) si è ispirato proprio a questo santo, chiamando Baudolino il protagonista di un suo romanzo storico (Baudolino, Bompiani 2014).

Proprio quest’anno, nel giorno di San Baudolino, il 9 novembre, la Chiesa alessandrina con l’apertura della Porta Santa e il passaggio dei fedeli, ha iniziate le celebrazioni per gli 850 anni dalla fondazione della Diocesi.

Bibliografia: Giuseppe Amato, Vita di San Baudolino. Patrono della Città e Diocesi di Alessandria, Alessandria, Lino-Tip. G. Colombani & C., 1955

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