Don Giuseppe Marello

Don Giuseppe Marello, “il canonico buono”

Attento ai bisogni dei poveri e alla necessità di formare laici capaci di operare nel mondo della famiglia, del lavoro e della scuola, fonda la Congregazione degli Oblati di San Giuseppe

4 min readMar 4, 2024

--

di Carlo Tagliani

Giuseppe Marello nasce a Torino il 26 dicembre 1844 da Vincenzo, negoziante, e Anna Maria Viale. A 4 anni rimane orfano di madre e a 7, con il padre e il fratello minore, Vittorio, lascia Torino per trasferirsi a San Martino Alfieri (At) nella bella casa in cui vivono i nonni.

A 11 anni si reca in pellegrinaggio al Santuario della Madonna della Misericordia di Savona e, sulla strada del ritorno, confida al padre di sentirsi chiamato da Dio a farsi sacerdote. Pochi mesi dopo, il 31 ottobre 1856, entra nel Seminario di Asti, da cui è costretto a uscire tre anni dopo perché, con la Seconda guerra d’indipendenza, viene trasformato in caserma. Torna così a Torino per iniziare gli studi a indirizzo tecnico-commerciale.

Asti, il Santuario di San Giuiseppe

Ammalatosi di tifo, rimette in discussione le decisioni sull’orientamento da dare alla propria vita: rientra in Seminario per approfondire gli studi teologici e, il 19 settembre 1868, viene ordinato prete nella Cattedrale di Asti. Il vescovo della Diocesi di Asti, monsignor Carlo Savio, lo nomina suo segretario e — da subito — ai doveri della curia don Marello affianca l’impegno nel servizio ai poveri. Tra il 1869 e il 1870 si trasferisce a Roma per prendere parte, con monsignor Savio, ai lavori del Concilio Vaticano I e riceve l’apprezzamento del cardinal Gioacchino Pecci, il futuro papa Leone XIII.

Giuseppe Marello vescovo, ritratto

Tornato ad Asti nell’estate 1870, prosegue con impegno il proprio apostolato e, sul finire del 1872, fonda la Compagnia di San Giuseppe promotrice degli interessi di Gesù, composta da alcuni laici che sono soliti riunirsi nella chiesa del Santissimo nome di Gesù per dedicarsi al volontariato e alla preghiera. Quattro anni dopo — il 14 marzo 1878 — dà vita alla Congregazione degli Oblati di San Giuseppe, cui aderiscono giovani decisi a prendere come modello di vita l’umile operosità del padre putativo di Gesù.

Nel 1880 viene nominato direttore spirituale del Seminario e canonico della Cattedrale e il 5 luglio dell’anno seguente, all’indomani della morte di monsignor Savio, cancelliere vescovile. Il 6 ottobre 1882 rileva l’amministrazione dell’Ospizio dei cronici di Asti, che trasferisce nei locali dell’ex convento di Santa Chiara, che dal 1885 diventa anche la sede degli Oblati di San Giuseppe, e dove apre anche una scuola media. Molti sono, in questi anni, gli incontri con don Bosco e don Murialdo.

Nell’autunno 1888 papa Leone XIII, che ne apprezza il valore dagli anni del Concilio Vaticano I, lo consacra vescovo e il 10 giugno 1889 lo destina alla Diocesi di Acqui (Al). Svolge il proprio mandato con umiltà, occupandosi delle vocazioni sacerdotali, dei bisogni dei poveri e della necessità di formare laici in grado di operare in famiglia, nel lavoro, nella scuola e nel sindacato. Attento ai problemi del tempo, propone Gesù come la sola risposta agli interrogativi dell’uomo e della società, come dimostrano anche le sette lettere pastorali che invia alla Diocesi per affrontare i grandi temi dell’educazione cristiana dei giovani, del catechismo, della testimonianza dell’apostolato cattolico e delle missioni.

Giovanni Paolo II in preghiera davanti alla tomba di Giuseppe Marello

Nel maggio 1895 si reca a Savona per l’anniversario del terzo centenario della morte di san Filippo Neri e proprio nel Santuario della Madonna della Misericordia, dove è sbocciata la sua vocazione, celebra la sua ultima Messa. Il 30 maggio si spegne improvvisamente, a 50 anni, nel Vescovado di Savona.

Il suo corpo riposa ad Asti, nel santuario di San Giuseppe e il 25 novembre 1991 papa Giovanni Paolo II lo proclama “santo”. Gli Oblati di San Giuseppe, che si dedicano al ministero parrocchiale, all’apostolato missionario e all’educazione dei giovani sono oggi presenti in Europa, Asia, Africa e America.

La Casa madre si trova ad Asti in corso Alfieri 384. Il sito Internet ufficiale è www.sangiuseppemarello.it

--

--

Il canale Medium ufficiale del Consiglio regionale del #Piemonte, dove raccogliamo notizie e approfondimenti.