Torino, “Palazzo Carignano”

Due passi nella Torino barocca

La città dal Seicento in avanti visse un periodo di grande splendore

Crpiemonte
2 min readFeb 27, 2024

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L’architettura barocca iniziò a svilupparsi nel XVII secolo durante il periodo dell’assolutismo. Le sue principali caratteristiche distintive sono le linee curve, dagli andamenti sinuosi, con motivi che si intrecciano tra loro, tanto da destare meraviglia anche grazie al gioco di luci e ombre.

Torino dal Seicento in avanti visse un periodo di grande splendore grazie ai Savoia che chiamarono a corte i più illustri architetti quali Ascanio Vitozzi, Carlo e Amedeo di Castellamonte, Guarino Guarini, Filippo Juvarra e Benedetto Alfieri.

Torino, piazza San Carlo

In quel periodo furono costruite in città, la cappella della Sacra Sindone, la chiesa di San Lorenzo, il Santuario della Consolata, Palazzo Reale, Palazzo Madama, mentre fuori città prendevano forma la Palazzina di caccia di Stupinigi, la Reggia di Venaria e il Castello di Rivoli. Inoltre, passeggiando tra le principali vie di Torino, si possono osservare molti particolari dallo stile barocco, soprattutto in via Po, Piazza Castello e Piazza San Carlo.

Vitozzi si occupò in particolare di Piazza Castello e in seguito vi lavorò anche Carlo di Castellamonte il quale, successivamente, proseguì con la sistemazione di Piazza San Carlo. Il figlio di Carlo, Amedeo, progettò lo sviluppo della città e in particolare si concentrò sulla realizzazione della strada per unire Piazza Castello alla porta di Po e inoltre progettò la Reggia e il borgo di Venaria Reale. Contemporaneamente Guarini terminò la Cappella della Sacra Sindone, iniziata da Amedeo e costruì la Chiesa di San Lorenzo.

La Basilica di Superga

Uno dei tanti palazzi barocchi della città è senza dubbio Palazzo Barolo, una delle più importanti dimore nobiliari barocche della Città di Torino, in cui venne gestita l’eredità culturale e operativa dei Marchesi di Barolo, dove vissero, intrattenendosi regolarmente con Sua Maestà Carlo Alberto, il Conte di Cavour, Massimo d’Azeglio, Silvio Pellico e i nobili dell’epoca.

Fonte: La meraviglia dell’epoca barocca a Torino, Somewhere

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