La Passione di Cristo nella sacra rappresentazione a Romagnano Sesia

Fede, cultura e tradizioni

Nella Settimana Santa diversi borghi del Piemonte si trasformano in un’altra Gerusalemme

Crpiemonte
5 min readMar 6, 2021

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di Mario Bocchio

Da Oropa a Domodossola, da Orta a Crea, da Belmonte a Ghiffa, fino naturalmente a quello celeberrimo di Varallo, il più antico in assoluto, il Piemonte è costellato di Sacri Monti. “L’eccezionale importanza storica e culturale di questa particolarità - come ha scritto Giulia Stok - è stata sancita dallo stesso Unesco, che nel 2003 ha insignito il paesaggio piemontese dei Sacri Monti del titolo di Patrimonio Mondiale. Basterebbe questo a far comprendere come le celebrazioni della Settimana Santa acquisiscano in queste terre un significato profondo e siano ancora vissute come veri e propri eventi corali da una buona parte degli abitanti”.

Romagnano Sesia: Gesù davanti a Pilato

Forse, la più spettacolare delle rappresentazioni della Passione è quella di Romagnano Sesia nel Vercellese, comune della bassa valle, peraltro non distante da Varallo, cui partecipano ben 300 figuranti. Fu la congregazione del Santo Enterro, nata nei primi decenni del Settecento su modello iberico nel ducato di Milano, allora dominio spagnolo, a dare origine alla manifestazione. Le cerimonie iniziano il giovedì con i quadri viventi raffiguranti la cospirazione del Sinedrio e l’accordo con Giuda, l’ultima Cena e la cattura di Cristo nell’orto di Getsemani. La mattina del Venerdì Santo il suono dei tamburi risveglia gli abitanti: i legionari romani si riuniscono a piedi e a cavallo e prendono in consegna dalle famiglie depositarie i “labari” che, secondo l’antica usanza, vengono calati dalle finestre.

Il suono dei tamburi risveglia gli abitanti

Si forma una prima processione che trasporta il letto del Cristo morto dalla chiesa della Madonna del Popolo alla chiesa abbaziale di S. Silvano, e la seconda con la statua della Vergine Addolorata, a cui prendono parte tutti i personaggi della rappresentazione e anche il Cristo che appare incatenato. Nel pomeriggio si apre la seconda serie dei quadri viventi con il Tribunale del Sinedrio, il Suicidio di Giuda, Cristo davanti a Pilato, la Flagellazione e la Salita al Calvario, culminando con la Crocifissione e il Pianto della Madonna. A notte tutti i personaggi seguiti dalla popolazione accompagnano le statue della Madonna e del Cristo morto, preceduto da una grande croce illuminata, lungo le strade del centro (www.venerdisanto.org).

Belvedere Lanche, l’ultima Cena

Quasi stessa quota, ma paesaggio naturale ben più suggestivo a fare da cornice alla passione di Belvedere Langhe, nel Cuneese (informazioni: Ente Turismo, tel. 0173-35833), borgo panoramico in cui gli abitanti mettono in scena un dramma in cinque atti, scritto a fine 800, trasformando le vie del centro storico in una convincente antica Gerusalemme, grazie anche a un sapiente uso delle luci di torce e falò.

Il Cristo rosso di Venaus: la processione del Giovedi Santo

Giovedì santo, processione anche a Venaus (tel. 0122–505001), con la confraternita del Santo Rosario e i 12 apostoli; venerdì a Villar Focchiardo, subito dopo la messa in scena del processo nella chiesa parrocchiale.

La Passione di Sordevolo, il più grande spettacolo corale d’Italia

400 attori (40 parti parlate e 360 comparse) di età compresa fra i 5 e gli 80 anni; 300 persone “dietro le quinte” della rappresentazione; 39 repliche in 113 giorni, di cui 3 interamente recitate da bambini; 29 scene per più di 2 ore di recitazione in ciascuna replica; oltre 4000 metri quadri di anfiteatro. Sono solo alcuni dei numeri che trasmettono la maestosità della Passione di Sordevolo, il più grande spettacolo corale d’Italia. Una imponente rappresentazione, sacra nell’argomento, popolare nella realizzazione, che dal 1816 ogni 5 anni coinvolge l’intera popolazione di Sordevolo, un comune di 1300 abitanti ai piedi della Alpi che incorniciano la provincia di Biella. Nel mondo solo l’Italia, grazie a Sordevolo, la Germania (con Oberammergau) e la Finlandia (prima con Iisalmi e oggi con Kuopio) possono vantare una manifestazione importante dedicata alla Passione di Cristo. Sordevolo, unica nel suo genere, costituisce un’attrazione turistica non solo per il Biellese o per il Piemonte, ma per l’Italia intera.

Una scena del Sacro Dramma a Sordevolo

La rappresentazione si svolge in un anfiteatro all’aperto capace di ospitare circa 3000 spettatori su apposite tribune coperte. In un’area di 4000 mq. è scenograficamente riprodotto un piccolo lembo di Palestina (il Cenacolo, il Sinedrio, il Getsemani, la Reggia di Erode, il Pretorio di Pilato, il Calvario) dove 400 personaggi, interpreti, comparse, guardie del Sinedrio, soldati e cavalleggeri romani danno vita al Sacro Dramma. La scenografia è curata nei minimi particolari, le musiche appropriate, gli effetti coreografici eccezionali e di rara suggestione. Il testo recitato risale agli ultimi anni del Quattrocento. Si tratta di un’opera elaborata in versi dal fiorentino Giuliano Dati, cappellano della Chiesa dei Santi Martiri in Trastevere a Roma.. Per tutti i dettagli vi invitiamo a consultare il sito dell’evento www.passionedisordevolo.com.

Vercelli, il venerdì della Processione delle Macchine

Ha una fisionomia tutta sua il Venerdì Santo vercellese: invece dei figuranti, partecipano alla processione le cosiddette macchine: grandi statue in legno che rappresentano le tappe della via crucis. (www.comune.vercelli.it)

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