Fé ‘l fol për nen paghé la sal
“Parla pa - Curiosità e modi di dire piemontesi”
di Massimo Scavino
Si traduce letteralmente “fare il folle per non pagare il sale”. La sua origine? Secondo un editto di Vittorio Amedeo II del 1683, il pagamento delle tasse avveniva con l’acquisto di una determinata quantità di sale, proporzionalmente alle necessità del fisco. Erano esentate solamente le persone affette da disturbi mentali, che vivevano della pubblica carità. Non mancava quindi chi si fingeva matto per sfuggire l’imposta regia.
A corollario di questo modo di dire segnaliamo una curiosità linguistica: nella lingua piemontese “sal” (sale), a differenza dell’italiano, è un sostantivo femminile.