Giovanni e Luigi Boccardo

Giovanni e Luigi Boccardo, pionieri dei “preti di strada”

Fratelli e sacerdoti uniti nell’impegno e nell’amore verso il prossimo

Crpiemonte
4 min readFeb 5, 2024

--

di Carlo Tagliani

“La carità è un fuoco che non può star chiuso, nascosto o inoperoso, ma tende a manifestarsi, e prende tante forme quanti sono i bisogni degli uomini”, scrive don Giovanni Boccardo che, con il fratello don Luigi, ha vissuto all’insegna dell’amore disinteressato e senza barriere verso tutti. Un impegno costante e intenso che ne ha fatto una sorta di pionieri dei moderni “preti di strada”.

Primogenito di dieci figli, Giovanni nasce a Testona, piccola frazione di Moncalieri (To), il 20 novembre 1848; Luigi - settimogenito e di tredici anni più giovane - vede la luce il 9 agosto 1861. Crescono in una famiglia fondata su solidi valori cristiani ed educati, fin dalla più tenera età, a non chiudere gli occhi e il cuore di fronte a chi fa più fatica ed è costretto ai margini della società.

Luigi Boccardo

Durante gli anni degli studi ginnasiali, che frequenta dai padri Barnabiti della sua città, Giovanni dedica parte del proprio tempo a chi si trova in difficoltà. Terminato il ginnasio, entra nel Seminario di Torino e il 3 giugno 1871 viene ordinato sacerdote.

Destinato prima al Seminario di Chieri (To) e poi a quello di Torino, in qualità di direttore spirituale, nel 1882 viene nominato parroco di Pancalieri (To), città rinomata per la coltivazione delle erbe officinali, e vi rimane per oltre un trentennio, consentendo alla propria vocazione di germogliare e di fiorire dedicandosi alla predicazione e all’insegnamento del catechismo, alla diffusione della “buona stampa” e alle necessità dei parrocchiani.

Affascinato dall’entusiasmo di Giovanni e dal suo desiderio di servire Dio e i poveri, anche Luigi sceglie di seguire la via del sacerdozio: nell’ottobre 1875 entra nel Seminario di Giaveno (To) e il 7 giugno 1884 viene ordinato sacerdote. Tra i primi incarichi gli è assegnato quello di viceparroco a Pancalieri (To), un passo dietro a Giovanni.

Giovanni Boccardo

Proprio su Pancalieri, nel 1884, si abbatte un’ondata di colera. Giovanni e Luigi sono tra i primi a portare aiuto a chi è colpito dall’epidemia. A rischio della vita, si prodigano nell’assistere i malati, accolti nel Santuario della Madonna dell’Eremo. Li affiancano nella missione alcune giovani consacrate appartenenti alla Compagnia della Pia unione, che lo stesso Giovanni ha contribuito a formare.

Nel novembre di quello stesso anno, dopo essersi confrontato con don Giovanni Bosco e con il canonico Giuseppe Benedetto Cottolengo e aver ottenuto l’approvazione dell’arcivescovo di Torino Gaetano Alimonda, Giovanni trasforma una vecchia filanda abbandonata in un Ospizio di carità per prendersi cura di orfani, vedove e anziani privi di mezzi di sostentamento.

Per assicurare continuità alle attività dell’Ospizio, Giovanni pensa di dar vita a una nuova istituzione religiosa femminile che - a partire dal nucleo della Compagnia della Pia unione - possa occuparsi a tempo pieno degli ospiti. Il 21 novembre 1884 nasce, così, la Congregazione delle Povere figlie di san Gaetano, ispirata al carisma di san Gaetano di Thiene (1480–1547), campione di carità e “santo della Provvidenza”.

Nell’aprile 1886, intanto, il canonico Giuseppe Allamano, fondatore delle Congregazioni dei Missionari e delle Missionarie della Consolata e rettore del Santuario e del Convitto della Consolata di Torino, nomina Luigi vicerettore e padre spirituale dei giovani sacerdoti. Un sodalizio, il loro, destinato a durare un trentennio.

Quando, il 30 dicembre 1913, Giovanni muore nella sua Pancalieri, indica il fratello quale successore della sua opera e pochi giorni dopo - il 9 gennaio 1914 - l’arcivescovo di Torino Agostino Richelmy nomina Luigi superiore della Congregazione delle Povere figlie, ancora oggi attiva e presente in Italia, Brasile, Ecuador e Togo.

L’stituto delle Povere Figlie di San Gaetano, Santuario di Cristo Re a Torino

Il 3 dicembre 1919 Luigi viene nominato direttore dell’Istituto per cieche di Lungodora Napoli, a Torino, pieno di debiti e a rischio di chiusura. Luigi non si perde d’animo: trasferisce lì accanto la Casa generalizia delle Povere figlie e inizia l’edificazione del Santuario di Gesù Re, consacrato nel 1931. Il 18 gennaio dell’anno successivo fonda la Congregazione delle Figlie di Gesù Re non vedenti, ramo contemplativo delle Povere figlie, incaricate di pregare per la Chiesa, per il papa e per il clero.

Nonostante la salute malferma e la mole di impegni, Luigi trova anche il tempo per scrivere opere religiose. “Tre cose non avrei mai creduto di fare: scrivere libri, fondare suore e costruire chiese. Le ho fatte tutte e tre”, constata al termine della propria esistenza, avvenuta il 9 giugno 1936.

Sia Giovanni sia Luigi vengono proclamati “beati”: il primo il 24 maggio 1998, il secondo il 14 aprile 2007. La loro memoria liturgica viene celebrata, rispettivamente, il 20 novembre e il 9 giugno.

--

--

Crpiemonte
Crpiemonte

Written by Crpiemonte

Il canale Medium ufficiale del Consiglio regionale del #Piemonte, dove raccogliamo notizie e approfondimenti.

No responses yet