Primo Nebiolo e Pietro Mennea

Il Cus Torino e Primo Nebiolo

Nebiolo fu il più grande dirigente sportivo italiano del dopoguerra

Crpiemonte
3 min readAug 13, 2021

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di Alessandro Bruno

“A Primo che ci ha insegnato ad amare lo sport universitario e la nostra città, Torino, oggi possiamo confermare che il suo seme ha fatto crescere questi sentimenti portando il Cus Torino ha rappresentare una eccellenza nel panorama sportivo italiano”. Con queste parole Riccardo D’Elicio– presidente del Centro universitario sportivo torinese (Cus Torino) - ricordava Primo Nebiolo, rivolgendogli queste frasi come fosse ancora presente tra noi, nel 2015, l’anno di Torino Capitale europea dello sport.

Lo stemma del Cus Torino

Nebiolo fu il più grande dirigente sportivo italiano del dopoguerra e fu presidente della Federazione mondiale di atletica leggera (Iaaf) dal 1981 fino alla morte, nel 1999.

Chissà che gioia Nebiolo avrebbe avuto nell’assistere (oggi avrebbe 98 anni) agli straordinari successi azzurri nell’atletica leggera ai Giochi della XXXII Olimpiade Tokyo 2020 conclusi nei primi giorni di questo mese.

Nebiolo in versione atleta

L’affetto e il rispetto manifestato da D’Elicio, evidenziano l’origine della vicenda sportiva di Nebiolo, nato in Provincia di Asti ma torinese d’adozione.Nel capoluogoNebiolo conseguì la laurea in Giurisprudenza e iniziò a gareggiare (soprattutto nel salto in lungo e nella velocità) già prima del secondo conflitto mondiale dove ebbe anche modo di unirsi ai partigiani. Nel 1947, a soli 23 anni, divenne presidente del Cus Torino e nel 1961, presidente della Federazione internazionale degli sport universitari (Fisu). Nel 1981 venne nominato presidente della Federazione internazionale di atletica leggera e membro della Giunta esecutiva del Coni e del Cio (Comitato olimpico internazionale), dove era stato eletto per la prima volta nel 1973.

Nebiolo e l’Universiade del 1959 a Torino

Nebiolo sarebbe sicuramente soddisfatto della assegnazione della XXXII Universiade invernale, del 2025, a Torino. I giochi mondiali universitari vennero ideati da Nebiolo e la prima edizione si svolse proprio a Torino nel 1959, come test event delle Olimpiadi del 1960, tenutesi sempre in Italia a Roma. Torino è anche la città che ha ospitato e ospiterà più edizioni delle Universiadi: due estive, nel 1959 e nel 1970, e due invernali, 2007 e 2025. A queste, a causa dell’estrema vicinanza, possiamo aggiungere la IV edizione delle Universiadi invernali che, nel 1966, si svolsero a Sestriere. Nebiolo fu molto stimato nel mondo, anche da personaggi del calibro di Antonio Samarach, storico presidente del Cio e fu un grande innovatore. Per questo motivo fu anche molto criticato da un altro grande torinese, legato ad una visione più classica dello sport, come Livio Berruti, il primo grande velocista dell’atletica leggera italiana che mise in fila il resto del mondo, statunitensi compresi, nei 200 metri piani ai Giochi olimpici di Roma 1960.

Nebiolo tesserato Fidal (Federazione italiana di Atletica leggera) nel 1952

Il Cus Torino, “una grande polisportiva” con più di una ventina di sezioni agonistiche e tremila atleti e “le polisportive sono ricchezza del territorio”, spiega D’Elicio. Il Centro universitario sportivo italiano nasce nel 1946 sulle ceneri dei Gruppi universitari fascisti (Guf). L’Italia nel 1946 diventa una Repubblica che adotta, nel 1948, una avanzatissima Costituzione che inizia a guardare anche allo sport.

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