Il legame tra la bandiera sabauda e quella piemontese
Quella tra la Savoia e il Piemonte è sempre stata una storia molto particolare
di Mario Bocchio
La Savoia è ricca di storia e oggi occupa un posto speciale in Francia. Se fu per lungo tempo possedimento della Casa Savoia che aveva stabilito la propria sede a Torino, ora è francese. Tuttavia, ancora oggi, troviamo alcune somiglianze tra la Savoia e l’Italia e in particolare il Piemonte. È il caso della bandiera sabauda, che nell’aspetto somiglia molto alla bandiera piemontese, il Drapò.
La bandiera sabauda
La bandiera sabauda apparve per la prima volta durante il periodo delle Crociate. Anticamente chiamata “rosso con la croce latina d’argento”, è composta da una croce bianca su fondo rosso. Esistono altre due bandiere “di rosso con croce latina d’argento”: la bandiera della Danimarca e soprattutto quella degli Ospitalieri dell’ordine di San Giovanni di Gerusalemme.
Secondo la leggenda fu il conte Amedeo V ad adottarlo dopo una vittoria, nel 1315, dove venne in aiuto dell’ordine di San Giovanni di Gerusalemme contro gli Ottomani a Rodi, che per gratitudine gli lasciarono in eredità il diritto di indossare il loro colore.
È simile anche alla bandiera svizzera e alla bandiera del Piemonte. La bandiera sabauda si distingue per la forma rettangolare e la croce bianca che ne sfiora i confini.
La bandiera del Piemonte, il Drapò
La bandiera del Piemonte è un simbolo ufficiale della Regione Piemonte. È stato declinato in diverse versioni prima di arrivare alla versione attuale. Fu solo nel 1995 che la Regione adottò l’ultima versione della bandiera piemontese.
Anche la bandiera del Piemonte è composta da una croce bianca su fondo rosso. Si differenzia però dalla bandiera sabauda per la cornice blu e il logo in alto al centro.
L’azzurro presente sulla bandiera del Piemonte è l’azzurro della Savoia. Un colore con una lunga storia e soprattutto un grande significato. È il colore ufficiale di Casa Savoia. Lo troviamo attraverso le prime bandiere del Regno di Piemonte-Sardegna all’inizio del XIX secolo, poi sulla bandiera del Regno d’Italia. E infine su quello del Presidente della Repubblica italiana (ufficiosamente come ricordo di Casa Savoia, ufficialmente come simbolo della difesa nazionale italiana).
Il blu Savoia è oggi il colore della squadra azzurra, la nazionale italiana di calcio.
Bandiera sabauda e bandiera piemontese: qual è il legame tra le due?
Per quasi otto secoli, dal 1032 al 1860, la Savoia fu possedimento di Casa Savoia che aveva stabilito la sua sede a Torino. Nel 1860 è con il Trattato di Torino del 24 marzo che i Savoia diventano francesi. All’epoca la Savoia si chiamava Sapaudia o Sapaudie, il nome Savoia apparve alla fine del IV secolo. Nello stesso periodo venne fondato anche il Regno d’Italia in seguito allo scambio dei Savoia e della città di Nizza con la Francia.
Ecco perché in Savoia, come in Piemonte in Italia, troviamo forti legami tra i due paesi. La bandiera del Piemonte trae origine dal duca Amedeo VIII di Savoia. Nel 1418 ereditò le terre del Principe di Savoia in Piemonte. Nel 1424, in occasione del fidanzamento del figlio maggiore, decise di conferirgli il titolo di “Principe di Piemonte”. Fu così che la bandiera sabauda assunse il suo pieno significato: la bandiera della Crociata.
Composto da una croce bianca o argentata in campo rosso (detta anche Croce di San Giovanni Battista, con i colori esattamente opposti a quelli della Croce di San Giorgio), il Drapò è contornato da un profilo azzurro (azzurro Savoia). La croce è sormontata dal caratteristico simbolo araldico, che contrassegna la primogenitura, detto lambello.
Questa figura araldica, dello stesso colore azzurro che contorna la bandiera, è composta da un listello orizzontale, a forma di corona rovesciata, dal quale pendono tre gocce stilizzate di forma trapezoidale, rappresentanti i tre Casati che hanno governato il Piemonte: gli Angiò, gli Acaja, e i Principi di Savoia. Più tardi, il Drapò venne adottato come vessillo ufficiale dai Savoia: i portabandiera delle armate piemontesi lo esibivano in prima linea sui campi di battaglia. Durante l’assedio di Torino del 1706, fu issato sulla Torre Civica di San Gregorio. Il 19 luglio 1747, durante la battaglia dell’Assietta, sventolò accanto ai vessilli e alle insegne che identificavano i vari battaglioni dell’esercito sabaudo.