Il Palazzo dell’Arsenale, un pezzo di storia piemontese
Oggi è la sede torinese del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito
di Alessandro Bruno
Lo scorso ottobre in occasione delle Giornate nazionali Fai d’Autunno è stato aperto al pubblico il Palazzo dell’Arsenale, uno dei più imponenti edifici torinesi. Costruito tra il 1738 e il 1742, il complesso del “Regio Arsenale” si trova su un sito che era destinato già dalla metà del XVII secolo alla fonderia per le artiglierie. Danneggiato dai bombardamenti del novembre 1942, il complesso è ispirato alle planimetrie juvarriane e ospitava le Regie Scuole Teoriche e Pratiche di Artiglieria e Fortificazione.
Ancora oggi quest’edificio profondamente legato alla città di Torino, della quale rappresenta un importante bene storico-artistico, è utilizzato nell’ambito militare. L’Esercito italiano vi ha collocato il suo più importante ente legato alla formazione, dipendente direttamente dal Comando per la Formazione, Dottrina e Specializzazione di Roma. Si tratta del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito.
Il Ducato di Savoia del quale il Piemonte faceva parte, a causa della sua delicata posizione strategica, fu uno dei primi stati europei a non volersi più affidare totalmente alle milizie mercenarie e a voler creare delle forze armate nazionali. Per la creazione del nuovo esercito ci volevano dei comandanti che fossero professionisti fedeli allo stato.
Nel 1669 il Duca Carlo Emanuele II progettava la creazione di una scuola di formazione che, dopo la sua prematura scomparsa, venne realizzata dalla vedova Duchessa Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours, reggente del figlio Vittorio Amedeo ancora minorenne.
Nacque così, nel 1678, la Reale Accademia a Torino che fu la prima scuola militare al mondo, per come intendiamo oggi le moderne accademie. In Italia la tradizione continua a Modena dove, nel cortile del Palazzo Ducale che ospita l’attuale istituto, si trova il Cortile dell’Accademia Militare di Torino. Un’area edificata con i resti del palazzo bombardato di Torino e che ospitava l’antica Accademia.
La tradizione delle scuole militari, però, prosegue anche dove è iniziata, a Torino, con il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito. Da settembre a reggere il comando dell’istituto è stato chiamato il Generale di Divisione Mauro D’Ubaldi.
La Scuola di Applicazione è tradizionalmente l’istituto nel quale i futuri quadri e dirigenti dell’Esercito completano gli studi dopo il biennio dell’Accademia di Modena e non solo. A Torino si trova una scuola di grande eccellenza: ogni anno frequentano i vari corsi dell’istituto circa 1000 Ufficiali e un centinaio di studenti civili. I formatori comprendono 118 professori universitari e 30 docenti militari che insegnano oltre 100 materie universitarie e 28 materie militari di carattere tecnico-professionale, che rendono la scuola uno dei poli didattici di eccellenza nel panorama italiano e un prestigioso centro culturale per la città.
L’attività didattica si avvale delle più moderne tecnologie e di una grande expertise nel campo organizzativo, didattico e geopolitico sullo sfondo dei valori morali, spirituali e patriottici sui quali si fonda l’Esercito italiano. Il percorso di laurea triennale in Scienze strategiche militari, ideato inizialmente per il personale in divisa, è una peculiarità nel panorama universitario nazionale in quanto interateneo ed interdipartimentale e comporta la collaborazione tra: Scuola di Applicazione, Scuola universitaria interdipartimentale in Scienze strategiche dell’Università degli studi di Torino, Politecnico di Torino, Accademia di Modena, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.
Per soddisfare le varie esigenze formative sono stati individuati diversi percorsi didattici, dall’organizzazione alla logistica alle comunicazioni.
Il corso di laurea è aperto anche agli studenti civili che partecipano secondo un numero programmato (sessanta da quest’anno), per un totale di circa duecentocinquanta studenti nell’arco dei cinque anni.
È veramente prestigiosa la galleria di personaggi che insegnarono o studiarono in questo istituto. Tra i professori: Luigi Lagrange, Paolo Ballada di Saint Robert, Giovanni Cavalli, Agostino Chiodo, Giovanni Plana, Filippo Burzio, i quali elaborarono testi di altissimo livello scientifico, tradotti in inglese, tedesco e francese e adottati dalle scuole militari di tutto il mondo. Si formarono poi militari famosi come Alfonso Lamarmora, Raffaele Cadorna, Armando Diaz, Emanuele Filiberto d’Aosta, Enrico Caviglia, oltre a moltissimi personaggi valorosi e di grande fama. Tra questi: Giovanni Cairoli, Piero Toselli, Camillo Benso Conte di Cavour, Giovanni Cavalli e Vittorio Bottego.
Fonti: Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito. Fotografie: Pino Dell’Aquila e Vincenzo Moro