Il tricolore sulla Cittadella di Alessandria
10 marzo 1821, ad Alessandria inizia l’insurrezione che va sotto il nome di moti piemontesi
di Mario Bocchio
Il 10 marzo 1821 l’insurrezione del Piemonte prese il via dalla città di Alessandria, dove si erano radunati i patrioti provenienti da ogni parte del Piemonte: volevano che la monarchia sabauda unificasse l’Italia. Promotore del moto rivoluzionario fu Santorre di Santarosa, nativo di Savigliano, che insieme ad altri generali, diede vita ad un’ insurrezione dei reparti militari di stanza alla Cittadella di Alessandria, subito imitati dai presidi di Vercelli e Torino.
I reparti militari in rivolta issaronio per la prima volta la bandiera tricolore italiana sulla Cittadella militare. Commemorano il fatto le rime di Giosuè Carducci: “Innanzi a tutti, o nobile Piemonte, quei che a Sfacteria dorme e in Alessandria diè a l’aure per primo il tricolore, Santorre di Santarosa”.
Il comandante Isidoro Palma aveva occupato proprio la Cittadella. Era la prima volta che quello che poi divenne il simbolo dell’Italia unita, sventolava. Ma tutto si concluse malamente per il ripensamento del principe reggente, Carlo Alberto, a sua volta costretto dal Re, Carlo Felice, che gli impose di piegarsi al suo volere. Il neonato governo costituzionale cadde dopo neppure due mesi ed il sogno dei rivoluzionari si infranse.
La Cittadella fortificata di Alessandria, un’imponente costruzione militare, fu voluta dai Savoia nel XVIII secolo, è a pianta stellare, con sei baluardi attorniati da fossati. In occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, il Comune di Alessandria ha apposto una targa proprio sul luogo dove è stata sventolata per la prima volta la bandiera tricolore.
Bibliografia: “La Cittadella di Alessandria”, I tascabili di Palazzo Lascaris, 2016