La casa di Morbelli, divisionista monferrino
L’edificio si trova alla Colma, frazione di Rosignano Monferrato
di Cristiano Bussola
Villa Maria fu la casa di famiglia di Angelo Morbelli, tra i massimi esponenti del Divisionismo. L’edificio si trova alla Colma, frazione di Rosignano Monferrato. Come per tutte le dimore storiche entrare nel luogo in cui è vissuto un personaggio famoso — pur essendo motivo extra artistico ininfluente nella valutazione delle opere — aggiunge elementi per la conoscenza dell’uomo e, in questo caso, del percorso del pittore approdato alla divisione del colore dopo precedenti esperienze storico-romantiche.
Il giardino è rimasto come allora quando, attento osservatore delle variazioni cromatiche e luminose, l’artista le traduceva in filamenti di colore puro per ottenere la mescolanza ottica come nei famosi “Lezione sul prato”, “Ingresso alla Colma”, “La prima lettera”, “Portico alla Colma”.
I visitatori si possono aggirare tra le siepi di bosso, il boschetto di bambù, i vasi di gerani e affacciarsi alla balconata da cui Morbelli coglieva il paesaggio monferrino. Il tutto veniva riprodotto sulla tela con propensione al “vero”, senza che il pittore si curasse delle critiche di Grubicy che lo poneva al di sotto di altri Divisionisti come Previati, Pellizza, Segantini. Loro andavano oltre la realtà con la dissolvenza del simbolismo.
Da notare però che proprio qui alla Colma fu dipinto anche “S’avanza”, dialettica tra realtà e idea, rivelatore di stati d’animo e di meditazione su vita e morte. Il giardino diventava per Morbelli, abbandonato nell’estate il Pio Albergo Trivulzio, ispiratore di realtà contadina non aneddotica e semplicemente pittoresca, ma presa di coscienza del rapporto uomo-natura.
Il passaggio dal luminoso clima esterno all’ovattato intimista ambiente dell’atelier situato nel sottotetto della villa che conserva l’arredo sobrio, gli strumenti di lavoro costruiti da sé, fotografie, stampe ingiallite dal tempo, rimanenze di colori usati completa l’immaginario che ci si è creati dell’artista vissuto alla ricerca continua della padronanza tecnica che non ne pregiudica lo stile ma contribuisce a renderlo personalissimo.
A conferma di quanto Morbelli stesso scrive nella sua “Via Crucis del Divisionismo”, diario su cui annotava “Speranze, dubbi, sconfitte, vittorie” della propria vita all’insegna dell’arte.