La Lachera di Rocca Grimalda va oltre il Carnevale
In questo borgo in collina pochi chilometri a nord di Ovada, per Carnevale ha luogo la Lachera, un rito che unisce danza e rappresentazione teatrale e che ha delle origini quasi leggendarie
In particolare, durante le feste di Carnevale molti paesi ripetono eventi curiosi e riti tramandati da generazioni. Uno degli esempi migliori, per quanto è radicato nel territorio e sentito dagli abitanti, è il Carnevale Lachera di Rocca Grimalda in Monferrato.
La Lachera è più di una semplice sfilata in maschera o una danza per le strade, è un vero e proprio evento che coinvolge tutta la popolazione e richiama visitatori da tutta Europa. Le sue origini sono molto antiche, e possiamo collegarle ai riti propiziatori legati alla fertilità della terra, tipici di una religiosità popolare e contadina. Da questi inizi pagani, molto vicini a certe celebrazioni della Roma antica, la Lachera è passata attraverso i secoli e ne porta le tracce visibili nei suoi costumi e nelle musiche, infatti ci sono influenze medievali e della Commedia dell’Arte del ‘500. In sostanza si tratta di un corteo nuziale, chiaro riferimento alla primavera in arrivo, disturbato dalla presenza dei lachè, parodie dei signori del luogo che cercano di portar via la sposa, senza però riuscirci.
Il sabato è il giorno della questua. Nel pomeriggio la Lachera visita alcune cascine del territorio eseguendo danze propiziatorie e ricevendo offerte di vino e cibo. Intanto i bambini fanno la questua nel borgo. Quando alla sera il corteo rientra in paese, tutti raggiungono il belvedere dove si brucia il Carvà e si balla intorno al fuoco.
La Domenica pomeriggio parte il corteo nuziale con personaggi che sono rimasti immutati nel tempo:
– i Lachè (servitori), danno il nome alla festa. Ballano saltellando vero la sposa, che però non riescono mai a raggiungere. Hanno copricapi infiorati e i loro vestiti colorati danno alla danza vivacità e allegria.
– quattro Trapulin, sorta di arlecchini che accompagnano le danze con lo schioccare di fruste. Avanzano ai lati del corteo. Hanno un aspetto ridicolo: indossano costumi di pezze colorate e fiorate, sonagli alla vita e ricchi copricapi floreali; sono gli unici ad indossare maschere “baffute” . Sono considerati i “custodi” della tradizione.
– due Zuavi, armati di spade, accompagnati da Ballerine con funzioni di damigelle. Scortano gli sposi e la loro presenza di “spadaccini”, lega la Lachera alle danze armate o “danze delle spade” che sopravvivono ancora oggi in Europa e in altri centri del Piemonte.
– il Guerriero, vestito di nero e armato di spada. Arriva sempre alla fine del corteo e talvolta cerca di catturare la sposa, ma viene respinto dagli Zuavi.
– un ambiguo Bebè vestito di rosso-viola con orecchie e corna di capra, parodia e versione comica del diavolo. Disturba i danzatori, insidia le ragazze e porta una borsa di pizzo con monete antiche, (la corruzione? l’avarizia?) e un “bamboccio”.
– Mulattieri e Campagnole formano il corteo popolare al seguito degli Sposi. I Mulattieri comparivano anche nelle rappresentazioni più antiche della Lachera e secondo la tradizione sono legati alla presenza a Rocca Grimalda di numerosi “Caratei”: conduttori di carri trainati da muli utilizzati per il trasporto di vini. Le Campagnole sono un inserimento più recente
– gli Sposi, al centro della manifestazione, sono personaggi che compaiono spesso nei riti propiziatori di primavera. Un tempo la parte della Sposa era sostenuta da un uomo, come nella tradizione del teatro popolare e come tipico di molti Carnevali dove si gioca con l’inversione dei ruoli.
In un diario del ‘800 abbiamo testimonianza dello svolgimento di questa rappresentazione e possiamo notare con stupore che la tradizione si ripete uguale da secoli. Proprio per questo motivo alla Lachera è stato dedicato un museo a Rocca Grimalda, un archivio storico importante per custodire e tramandare la tradizione della Lachera. Infatti, vari aspetti di questo rito vengono studiati e approfonditi, tra cui la parte musicale e quella antropologica. Oltre alla funzione di memoria storica dell’evento, il museo è importante perché permette ai giovani e ai turisti di avere consapevolezza del patrimonio culturale che la Lachera rappresenta.
Fonti
La Lachera - Comune di Rocca Grimalda; Museo della Maschera di Rocca Grimalda; Associazione La Lachera.