Moneta italiana commemorativa da 200 lire coniata in occasione della prima “Giornata mondiale dell’alimentazione” (16 ottobre 1981). Sul retro è raffigurata Villa Lubin, già sede dell’ “Istituto internazionale di agricoltura” (IIA), precursore dell’ “Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura” (FAO)

La lotta allo spreco alimentare per affrontare la fame nel mondo

Il 16 ottobre si celebra la Giornata mondiale dell’alimentazione

Crpiemonte
5 min readOct 11, 2024

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di Mario Bocchio

Celebrata per la prima volta nel 1979, la Giornata mondiale dell’alimentazione si svolge ogni anno il 16 ottobre e promuove la consapevolezza sulla fame e l’azione per il futuro del cibo, delle persone e del pianeta. Il tema di quest’anno è: “Diritto al cibo per una vita migliore e un futuro migliore”.

Il mondo produce cibo a sufficienza per nutrire tutti i suoi abitanti e il cibo è riconosciuto come la terza necessità umana più elementare (dopo l’aria e l’acqua), nonché un diritto umano fondamentale ai sensi della Dichiarazione universale dei diritti umani delle Nazioni Unite.

Mahadia Gamar mette in mostra i suoi cetrioli nella sua fattoria nel villaggio di Karo (foto Eugene Ikua/Concern Worldwide)

Uno dei tanti contributi per risolvere la grande questione, perché la fame persiste ancora per il dieci per cento della popolazione mondiale. Il Ciad è costantemente tra i paesi più affamati del mondo, in parte a causa di una combinazione di conflitti e cambiamenti climatici. Recentemente è stato lanciato lo sviluppo concertato e inclusivo nella provincia dei Lac: si sta lavorando con le comunità per costruire resilienza sia finanziaria che climatica, promuovendo la riqualificazione dei polder agricoli e la costruzione di mercati ittici.

In Sierra Leone, una nuova iniziativa chiamata Yoti Yoti è stata progettata per contribuire a costruire la sicurezza alimentare e nutrizionale attraverso sistemi alimentari equi e rispettosi del clima. Si punta a raggiungere 21.000 persone con questa iniziativa, che viene portata avanti in 64 comunità nei distretti di Tonkolili e Port Loko.

Con il 75% del territorio sotto il livello del mare, il Bangladesh è uno dei paesi più vulnerabili agli effetti del cambiamento climatico, per coloro che vivono al di sotto della soglia di povertà. Si sta lavorando per creare un modello di governance nutrizionale innovativo.

Kadiatu Kabia, responsabile della nutrizione e del genere per “Concern Worldwide”, durante una sessione di formazione nutrizionale nella comunità di Majehum, Tonkolili, Sierra Leone, come parte del programma “Yoti Yoti” finanziato da “Irish Aid” (foto Kieran McConville “Concern Worldwide”)

Il 16 ottobre è anche un punto di contatto per le Ong attive nel perseguire l’obiettivo Fame Zero entro il 2030.

Lo spreco di cibo ha forte impatto su moltissime problematiche relative al nostro pianeta: cambiamento climatico, eccessivo consumo delle risorse naturali, inquinamento e molto altro ancora. Nonostante ciò che si potrebbe pensare, non sono solamente i Paesi più ricchi ad avere questo problema. È un tema che riguarda tutto il mondo ed è per questo che bisogna attivarsi per contribuire con piccole o grandi azioni.

“Per l’umanità la fame non è solo una tragedia, ma una vergogna”. Parole di Papa Francesco. Che ha aggiunto “Per la maggior parte, è causata da una distribuzione ineguale dei frutti della terra, a cui si aggiunge la mancanza di investimenti nel settore agricolo, le conseguenze del cambiamento climatico e l’aumento dei conflitti in diverse aree del pianeta. D’altra parte, tonnellate di cibo vengono buttate via Non possiamo rimanere insensibili o paralizzati. Siamo tutti responsabili”.

La quattordicenne Nazma Akter beve latte prima di andare a scuola. Partecipa spesso a discussioni di gruppo nelle riunioni in giardino condotte da “Concern Worldwide” e dalle sue organizzazioni partner per acquisire conoscenze su cibo sano, salute e igiene, genere e questioni di sicurezza sociale (foto Mohammad Rakibul Hasan, “Concern Worldwide”)

Il 5 febbraio del 2014 è stata istituita in Italia la Giornata contro lo spreco alimentare, mentre il 29 settembre 2020 la FAO e le Nazioni Unite hanno dato vita alla Giornata internazionale della consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari.

Secondo il Food Waste Index Report 2021, nel 2019 sono state sprecate nel mondo 931 milioni di tonnellate di prodotti alimentari, corrispondenti al 17% di tutto il cibo disponibile per i consumatori.

Non sono solo ristoranti e servizi affini (il 26% del totale) a produrre questi sprechi, ma anche mercati e supermercati (il 13% del totale), nonché un buon 61% che ha luogo all’interno delle case dei consumatori. Ogni anno, 121kg di cibo pro-capite vengono gettati nella spazzatura, e di questi sono 74 i chilogrammi che vengono sprecati all’interno dei nuclei familiari.

Spreco alimentare

Siamo quindi soprattutto noi consumatori a dover prendere coscienza e attivarci per diventare più responsabili e sostenibili, agendo prima di tutto tra le mura di casa e negli ambienti familiari.

L’impegno del Piemonte

La Regione Piemonte già nel 1997 aveva avviato il Programma per la sicurezza alimentare e la lotta alla povertà nell’Africa subsahariana accogliendo l’appello lanciato l’anno precedente dalla FAO ad intraprendere azioni concrete per lottare contro la fame nel mondo: una strategia di intervento basata sulla cooperazione decentrata, con scambio di competenze, esperienze e risorse tra soggetti pubblici e privati. Molti progetti finanziati dal Programma Sahel hanno affrontato il problema dei rifiuti urbani, identificato come settore prioritario dai partner africani i quali hanno fatto presente come il degrado ambientale sia causa di nuove povertà.

Poi, nel maggio 2007, la Regione Piemonte ha avviato il Tavolo di lavoro Ambiente, Piemonte & Sahel che coinvolgeva Ong, Comuni, Province, associazioni, università e aziende impegnate nella gestione dei rifiuti in Piemonte e/o coinvolte in attività di cooperazione in questo ambito nel Sahel.

Oggi il Piemonte, per rafforzare i partenariati territoriali già esistenti e impegnati in iniziative di cooperazione decentrata, con nuove progettualità e reti, sostiene progettualità in alcuni settori di intervento quali sviluppo locale e agricoltura sostenibile, promozione sistemi sostenibili del cibo, alimentazione, formazione professionale, avvio di start-up e rafforzamento dei servizi. Lo fa con il bando Piemonte e Africa sub-sahariana, che potete trovare a questo indirizzo: https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/piemonte-africa-sub-sahariana-anno-2024#

Fonti: Concern Worldwide; Food and Agriculture Organization

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