La via dei due rifugi
In Valle di Susa una classica passeggiata porta all’Amprimo e al Toesca. Un itinerario facile e molto frequentato
di Pino Riconosciuto
È un’escursione classica per la Valle di Susa, una di quelle per famiglie a cui in genere ci si dedica almeno una volta all’anno, soprattutto con l’arrivo delle belle giornate che l’estate ci propone. Una escursione cui possono partecipare anche i bambini - meglio se ci si ferma a metà con i più piccoli - e che richiede una attrezzatura adatta, come ogni escursione in montagna, ma non ipertecnica. Naturalmente occorre sempre verificare prima le previsioni meteo perché, nonostante il percorso ben segnato e non impegnativo, un forte acquazzone o il calo improvviso della nebbia potrebbero creare qualche problema.
Parliamo della gita nell’Orsiera Rocciavrè ai due rifugi: l’Amprimo, posto a 1375 metri, che può anche essere la meta finale, e il Toesca, a 1710 metri di altitudine. Due strutture ben attrezzate in cui si può fare merenda, un pasto completo, e anche pernottare dietro prenotazione.
Per arrivarci occorre entrare in Val Susa, attraverso l’autostrada per Bardonecchia o le due statali, fino ad arrivare con la SS24 a San Giorio. Qui, invece di entrare nel paese, si prende la deviazione ben segnalata a sinistra per Martinetti, Pognant-Grangia, Re, Città. La strada asfaltata sale con qualche tornante verso le borgate segnalate. Occorre percorrerla fino a Città e prendere all’ingresso la deviazione a destra per Cortavetto e il paradiso delle rane (d’inverno la strada è interrotta e occorre parcheggiare prima della deviazione, affrontando una camminata di circa 20 minuti). La strada, quasi completamente asfaltata, si ferma proprio a Cortavetto (1060 m.) dove il parcheggio, a fianco alla fontana, permette di lasciare l’auto. Da lì si prende il sentiero 513, ben segnalato, che porta all’Amprimo in circa 45 minuti e al Toesca in meno di due ore.
La strada parte con qualche salitina e qualche discesa. Subito si incontrano due laghetti, il Paradiso delle Rane, con un locale e un’area attrezzata per il picnic. Si entra da lì nel bosco, una faggeta che ci porta con un’agevole passeggiata non troppo ripida fino ai quasi 1400 metri del rifugio Amprimo.
Lì ci si può fermare per prendere acqua alla fontana, consumare al rifugio o fare un picnic nell’ampio pianoro che lo fronteggia, molto frequentato soprattutto nei week end da intere famiglie e animato dai giochi dei bimbi.
Procedendo invece sul sentiero, appena oltre il rifugio sulla sinistra, si sale nel bosco verso il Toesca. Il percorso è ben segnalato dalla vernice bianca e rossa posta sugli alberi, con un po’ di attenzione è molto difficile perdersi. Il sentiero sale ancora in mezzo al verde e agli alberi che lo costeggiano, fino a sbucare dopo una mezz’oretta sull’Alpe Balmetta, un alpeggio a 1515 dove in questo periodo pascolano le mucche e dove è possibile comprare l’ottimo formaggio prodotto in luogo dal margaro.
Dall’alpe si segue il sentiero, sulla sinistra in mezzo al prato, e si procede seguendo le indicazioni fino a superare un ruscello e salire l’ultimo tratto fino al rifugio. Poco prima incontrerete un grande gnomo in legno, quasi un segnale della correttezza del percorso. Dopo le ultime rampe un po’ più ripide si arriva al Toesca dove Marco, il gestore, vi accoglierà con grande disponibilità. Nel prato tra gli alberi a fianco alla costruzione sono a disposizione alcune amache. Si può pranzare anche all’esterno su panche in legno che permettono di godere del ben panorama sulle montagne circostanti.
Dal Toesca è infatti possibile continuare sui sentieri che portano, ad esempio, al Colle del Sabbione o al Colle del Villano. Ma questa è un’altra storia.