La caratteristica Zizzola

La Zizzola, il simbolo di Bra

L’edificio neoclassico a pianta ottagonale si compone di due piani, in cima ai quali si innalza una piccola torretta

Crpiemonte
3 min readJun 7, 2023

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Visibile da ogni punto della città, la Zizzola, simbolo indiscusso di Bra, sorge sulla cima di uno dei colli braidesi più alti, il Monteguglielmo. L’edificio neoclassico a pianta ottagonale si compone di due piani, in cima ai quali si innalza una piccola torretta.

Per raccontare la storia di questo simbolo, il più riconoscibile della città di Bra, bisogna partire da quando, qui su questa collina, ancora la Zizzola non c’era. Al suo posto c’erano piante di giuggiole, frutto che dà il nome all’edificio: la Zizzola, infatti, è semplicemente il nome latino per chiamare il frutto della giuggiola. I botanici chiamano Ziziphus, una pianta che cresce sotto forma di cespugli o di piccoli alberi con spine, tipica delle regioni calde e quindi, probabilmente, mai coltivata sul colle Monteguglielmo. Da dove nasce dunque l’ispirazione? Sembra che il nome venne dato in realtà dai frati Domenicani di Asti, poiché il posto ricordava loro una proprietà in Liguria ricca di zizzoli, appunto, i frutti del Ziziphus conosciuti in italiano come giuggioli.

La Zizzola domina la sottostante città di Bra

Tante sono le storie che si raccontano su questo posto: secondo alcuni nei suoi boschi si radunavano le streghe, e proprio qui facevano i loro sabbah. Tra magia e presunto esoterismo sorge la Zizzola, una singolare palazzina a pianta ottagonale: sì, otto sono i suoi lati, e così le sue stanze per ogni piano. Al centro, la stanza circolare padroneggia e accoglie tutti gli ambienti.

Se solo la sua sommità potesse essere un faro, girando intorno illuminerebbe il panorama a 360°: dall’arco alpino, per la piana del Roero, fino alle colline langarole. Ruoterebbe su sé stessa seguendo gli 8 punti cardinali: uno per ognuno dei suoi precisi lati.

La storia della Zizzola è simile a quella di un’amante che passa di mano in mano. Tutto comincia nel 1840, quando un trafficante di seta si innamora di questo posto: decide di dare forma ai mattoni della sua fornace, per creare la sua abitazione estiva: per questo motivo non ci mette nemmeno i camini! La palazzina viene ceduta da un proprietario a un altro, da un nobile ad un aristocratico, da un braidese a un commerciante.

La Zizzola in una cartolina d’epoca

Una famiglia benestante la compra a inizio 900, sono i Fasola: intellettuali, artisti, amatori, esteti. Prendono la Zizzola e la rendono un luogo di incontro per le loro alte amicizie: registi, attrici, persone dello spettacolo vengono invitate come ospiti qui, sulla collina più alta di Bra.

I braidesi guardano la signora ottagonale dal basso, confidano nella sua protezione. Negli anni ’60 viene donata alla città, con l’intenzione di creare un museo.

Oggi è la Casa dei Braidesi, di nome e di fatto: ogni abitante di Bra la considera propria, è il loro simbolo. Ospita un museo multimediale che racconta la memoria collettiva della città. Come un grande archivio di memorie, raccoglie le testimonianze di chi ha vissuto i grandi eventi della storia, e di chi li guardava da qui, dalla bella e roerina Bra.

Fonti: https://www.museidibra.it/museozizzola

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