Libarna, un’antica città romana sulla sponda sinistra del fiume Scrivia
Sorge nei pressi di Serravalle, in provincia di Alessandria
di Mario Bocchio
Libarna, antica città romana sulle rive dello Scrivia. Nei pressi di Serravalle in provincia di Alessandria. Situata in prossimità di un’arteria stradale e di uno snodo ferroviario, mantiene ancora oggi la sua posizione strategica così come accadeva in età imperiale quando si trovava sulla via Postumia, importante arteria commerciale e di traffico.
Libarna fu in origine un villaggio fondato dai Liguri Dectunini e secondo Livio fu uno dei 15 villaggi che nel 191 a.C. si arrese a Roma. La costruzione della via Postumia ne favorì la crescita e la rese un importante centro economico dell’Impero, fino a farla diventare colonia romana a tutti gli effetti nel I secolo d.C.
A seguito delle invasioni barbariche il territorio cadde in declino e insieme ad esso anche la città che venne definitivamente abbandonata nel 452. La riscoperta dell’antica città fu casuale e avvenne nel XIX secolo durante gli scavi per la costruzione dell’odierna Statale dei Giovi.
Visitando l’area archeologica è possibile visualizzare l’articolazione topografica della città, soprattutto in epoca romana, quando raggiunse il suo massimo sviluppo. Gli stessi reperti archeologici infatti testimoniano un intenso flusso economico e commerciale nel corso dei primi secoli dell’impero per poi subire un progressivo declino parallelamente all’indebolimento della stessa via Postumia.
Quello che resta oggi è solo una piccola parte della grande città antica, che occupava una superficie molto più grande. Ai lati del decumano massimo sono visibili i resti di due isolati di abitazioni la cui costruzione è databile alla fine del I secolo a.C. e rimaneggiate poi nei secoli successivi. La pavimentazione musiva della domus che occupa l’angolo superiore dell’isolato di sinistra rispetto all’ingresso dell’anfiteatro è particolarmente interessante perché è costituita da un grande mosaico che rappresenta il mito di Licurgo. Altri elementi interessanti sono l’anfiteatro e il teatro, costruiti entrambi probabilmente intorno al I secolo d.C. e secondo calcoli volumetrici in grado di ospitare rispettivamente 7000 e 3800 spettatori.
Le due domus sono state frazionate in abitazioni più piccole e parti di esse sono diventate sedi di botteghe e locande, a testimonianza della vivace vita sociale e culturale che ruotava intorno al teatro cittadino.
Al suo interno si svolgevano le rappresentazioni di tragedie, commedie e altre forme di spettacolo antico. Il teatro poteva ospitare diverse centinaia di persone. Poco distante sorgeva invece l’anfiteatro, di maggiori dimensioni, dove si svolgevano manifestazioni ben diverse: qui si assisteva ai combattimenti tra i gladiatori e le lotte con animali feroci. Tra teatro e anfiteatro, Libarna ospitava poi le terme, altra meta fulcro del divertimento e dello svago dell’epoca. Purtroppo, di esse non restano tracce, ma dalla descrizione di vecchi scavi condotti a Libarna sappiamo che erano un complesso di grandi dimensioni, che occupava diversi isolati.
I materiali archeologici rinvenuti a Libarna, in parte appartenenti a collezioni private, sono custoditi presso il Museo di Antichità di Torino e il Museo di Archeologia Ligure di Genova- Pegli. Altri reperti invece sono esposti presso l’Area Museale di Libarna nel Municipio di Serravalle Scrivia.
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