Intelligenza artificiale

L’impatto dell’intelligenza artificiale nella nostra vita

Il dibattito sul tema ha toccato anche l’Università di Torino con un simposio al Campus Einaudi

Crpiemonte
4 min readNov 10, 2023

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di Alessandro Bruno

(seconda parte)

L’interesse del Parlamento europeo a varare la prima legge al mondo di regolamentazione dell’intelligenza artificiale dipende oltre che dalle straordinarie opportunità di sviluppo in tutti i campi della produzione, dell’economia e della società, anche dai rischi potenziali da evitare derivanti da questo straordinario salto tecnologico. Quindi il proposito dei legislatori europei è anche se non soprattutto quello di poter garantire la sicurezza dei cittadini europei di godere degli immensi vantaggi che i singoli e la società nel suo complesso potranno avere da una oculata applicazione dell’intelligenza artificiale in tutti i campi delle attività umane.

Il Parlamento europeo

Il 14 giugno 2023 l’Assemblea legislativa europea ha approvato la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio volta a disciplinare l’intelligenza artificiale (Artificial Intelligence Act) la cui approvazione definitiva è attesa a fine anno. Il Parlamento ha anche espresso un voto per vietare una eventuale categorizzazione biometrica che si fondasse su caratteristiche sensibili — tipo la sessualità percepita, il genere, la razza o l’etnia e il riconoscimento delle emozioni — nelle scuole, nei luoghi di lavoro, alla frontiera e da parte delle forze di polizia.

Il fenomeno principale che ha portato al centro del dibattito le problematiche dell’intelligenza artificiale è ChatGPT, uno strumento di intelligenza artificiale conversazionale o, anche, come si legge su “Fastweb Plus”, uno strumento di elaborazione del linguaggio naturale (o Natural Language Processing) potente e versatile che utilizza algoritmi avanzati di apprendimento automatico per generare risposte simili a quelle umane all’interno di un discorso.

ChatGPT è considerato un Chat bot, cioè un software realizzato per simulare una conversazione con una persona umana. Sistema che si basa sull’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico (machine learning) sviluppato dal laboratorio di ricerca OpenAi. La sigla GPT significa Generative Pre-trained Transformer, vale a dire “trasformatore generativo pre-addestrato”.

ChatGPT

Viene spiegato sul sito del Parlamento europeo, dove si illustrano gli obiettivi della azione regolatoria europea, che tutti i sistemi di intelligenza artificiale ad alto rischio dovranno essere valutati prima di essere messi sul mercato e durante tutto il loro ciclo di vita. L’Ia (intelligenza artificiale) generativa, come ChatGPT, dovrà rispettare particolari requisiti di trasparenza e, quindi: rivelare che il contenuto è stato generato da un’intelligenza artificiale; progettare il modello in modo da impedire la generazione di contenuti illegali; pubblicare riepiloghi dei dati utilizzati con i diritti d’autore.

Sempre più aperto il dibattito sull’utilità e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale

Comunque il contributo che ci si aspetta da queste nuove tecnologie è stato ben evidenziato nel simposio del 21 ottobre sull’intelligenza artificiale al Campus Einaudi. Tra i settori che più beneficeranno dell’Ia c’è quello della medicina e delle biotecnologie. Il professor Tullio Genova, associato di Fisiologia presso l’Università di Torino, ha parlato di “prospettive futuristiche entusiasmanti. L’accelerazione che si avrà nel processo di scoperta e sviluppo di nuovi prodotti biologici”, avrà come risultato la “progettazione mirata di farmaci, enzimi e altre molecole biologiche, rendendo possibile la creazione di terapie più efficaci e sicure per una vasta gamma di malattie come il cancro, le malattie neurodegenerative e le patologie cardiovascolari. In futuro, grazie alle capacità di analisi e correlazione di enormi quantità di dati, sarà possibile prevedere l’insorgenza di molte patologie prima che si manifestino”. La possibilità di diagnosi più tempestive e accurate consentirà di intraprendere trattamenti mirati e personalizzati per ogni individuo. Mentre i chirurghi potranno essere supportati con informazioni in tempo reale nel corso degli interventi chirurgici, la telemedicina potrà progredire sensibilmente e vi saranno miglioramenti nella prevenzione e gestione delle malattie croniche. Un campo quello medico particolarmente delicato dove “la trasparenza dell’algoritmo, la privacy dei dati e la responsabilità delle decisioni sono questioni cruciali che richiedono attenzione per garantire un utilizzo responsabile e fiducioso dell’Ia”.

Bibliografia: sito del Parlamento europeo, Il Sole 24 Ore, Perunaltracittà.org, La Repubblica, Altalex.

-continua-

Rileggi la prima parte

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