
L’isola dei pescatori e dei gatti
La più piccola delle isole del golfo Borromeo sul lato occidentale lago Maggiore
di Marco Travaglini
L’isola Superiore,più comunemente conosciuta come isola dei Pescatori,con i suoi cento metri di larghezza per trecentocinquanta di lunghezza, è la più piccola delle isole del golfo Borromeo sul lato occidentale lago Maggiore, di fronte a Stresa ( la più grande è l’isola Madre, seguita dall’isola Bella).

Quest’isola è stata la prima ad essere abitata tant’è che in un decreto vescovile datato 1627 veniva citata come Insella o Insula Superior, distinguendosi dalla vicina Insula Inferior (isola Bella) a quel tempo ancora disabitata. Quella dei Pescatori è anche l’unica isola del golfo che non appartiene al patrimonio dei Borromeo ed è abitata per tutto l’anno da una cinquantina di residenti stabili. La pesca, un tempo attività principale, è ancora praticata da alcune famiglie che hanno conservato quest’antica tradizione.

Le tracce di quest’attività s’intravedono un po’ ovunque, dal “codino” dell’isola — striscia di terra alberata all’estremità nord — dove s’incontrano le strutture in ferro un tempo usate come supporti per stendere le reti fino al piccolo porto dove sono ormeggiate le barche da pesca e si conservano i resti di una caldaia che veniva utilizzata per tingere le reti, variandone il colore a seconda dell’uso.

L’isola dei Pescatori è conosciuta anche come “l’isola dei gatti”. Perfettamente integrati nell’ambiente tranquillo e privo di pericoli, sono tantissimi i felini che si possono incontrare nelle vie del borgo, in gruppo o solitari, a cercare cibo o protezione dal sole e dalla pioggia tra le piante dei giardini, nella piazzetta della chiesa di San Vittore o nelle vicinanze delle trattorie che s’affacciano sul lago.

Quando tramonta il sole e anche l’ultimo battello riparte, l’isola cambia aspetto: cala il silenzio e nella quiete notturna i gatti diventano i veri padroni del territorio. A ferragosto, la processione delle barche da pesca illuminate che portano la statua dell’Assunta è preceduta, la sera prima, dal grande falò sulla “coda” dell’isola che riverbera sull’acqua del lago. E anche per i gatti è festa grande, potendo godere di teste e lische dei pesci finiti in padella o sulle griglie.

L’isola, esposta ai venti, il cui nome li distingue per provenienza ( il Mergozzo, che soffia dall’omonimo lago, battendo la sponda occidentale; ilMaggiore, impetuoso e deciso che dalla Svizzera scende verso oriente; l’Inverna ,che si muove in direzione opposta al Mergozzo, increspando leggermente il lago e portando il bel tempo), offre ai gatti riparo nei vicoli stretti e sinuosi tra le case a più piani dai lunghi balconi dove veniva messo il pesce ad essiccare.