Na grama lavandera a treuva mai na bon-a pera
“Parla pa - Curiosità e modi di dire piemontesi”
di Massimo Scavino
Significa letteralmente: “Una cattiva lavandaia non trova mai una pietra buona”. La sua origine? Risale all’epoca preindustriale, prima dell’esistenza delle lavatrici, quando i panni venivano lavati nei torrenti o fiumi, dopo averli insaponati e sbattuti sulle pietre.
Di solito il proverbio viene utilizzato per biasimare chi, pur di non svolgere un compito, trova come pretesto la carenza di attrezzatura o altri futili motivi a sostegno della sua incapacità. A differenza di una buona lavandaia che si adatta a lavorare su qualsiasi lastra.
Questa frase è anche la chiave di un romanzo giallo torinese famosissimo, il più famoso di tutti: “La donna della domenica”, di Fruttero e Lucentini. Se non l’avete letto, ve lo consigliamo.