Nella conca del Lago Rosso
Nel parco Orsiera Rocciavrè un accessibile itinerario che porta a duemila metri, lontano dai calori estivi della pianura
di Pino Riconosciuto
Un sentiero fresco, non troppo impegnativo, con un dislivello di circa 800 metri, che in circa due ore e mezza porta dalla Certosa di Montebenedetto al Lago Rosso. E’ la proposta per queste giornate di agosto indirizzata a chi vuole allontanarsi dal caldo della città e della pianura senza avventurarsi in percorsi difficoltosi, caratterizzati da salite ripide.
Siamo nel parco Orsiera Rocciavrè, sul versante valsusino. Il punto di partenza dell’itinerario è la Certosa di Montebenedetto, protagonista di un precedente articolo su Medium. Per arrivarci si parte da Villar Focchiardo, cittadina della bassa valle raggiungibile con la Torino-Bardonecchia o con le due statali che l’affiancano. Arrivati a Villar Focchiardo occorre seguire le indicazioni per le due Certose inizialmente, e per quella per Montebenedetto in un secondo momento. Una strada asfaltata da percorrere con prudenza perché non tutta in ottime condizioni porta alla Certosa, un edificio che vale la pena visitare per la sua bellezza e il suo fascino storico. E’ anche possibile acquistare formaggi e gelato dal margaro che utilizza l’alpeggio con la bella stagione.
Superata la Certosa, subito sulla sinistra è segnata la deviazione con l’imbocco del sentiero 506 che ci porterà fino al lago. L’itinerario si dipana lungo la sponda orografica destra del Gravio, che proprio dal lago nasce. Dopo una prima salitina un po’ più impegnativa, il sentiero diventa quasi pianeggiante e si sviluppa nella faggeta che occupa la sponda del rio. Superato il bivio che a destra porta al rifugio Gravio, (quest’ultimo a pochi minuti di cammino una volta superato il ponte sul torrente), si procede sul sentiero che a un certo punto si apre e porta a un altro alpeggio, l’Alpe Mustione, un vasto pianoro prativo che si attraversa per affrontare la parte finale del percorso.
Siamo all’ultimo sforzo, con una importante bastionata solcata dal torrente che forma numerose cascate e che bisogna salire sulla sinistra impegnandosi per la pendenza piuttosto ripida. La fatica è pienamente ricompensata dall’arrivo a quasi duemila metri: ci si affaccia su una conca verde circondata dalle montagne — tra cui sulla sinistra il Colle del Vento che si può raggiungere attraverso un sentiero impervio — con sulla destra la splendida vista del lago. Siamo a quota 1964 metri. Qui ci si può fermare per concedersi il meritato riposo e magari l’atteso pic-nic, prima del ritorno sullo stesso itinerario.