Omaggio allo psichiatra Eugenio Borgna per i primi quarant’anni di Microprovincia
E’ nelle librerie l’ultimo numero di Microprovincia, la rivista di letteratura fondata nel 1979 a Stresa dal poeta Franco Esposito
di Marco Travaglini
Il numero del quarantennale di Microprovincia (il 54° per l’esattezza) s’intitola “Eugenio Borgna.Curare con la parola” ed è interamente dedicato, con interviste e testimonianze, ad uno dei protagonisti e maggiori autori della psichiatria italiana alla vigilia dei novant’anni.Tra le più longeve nel panorama italiano, la rivista — pubblicata in origine dalle Edizioni Rosminiane Sodalitas ed ora dalla novarese Interlinea Edizioni — dedica annualmente un numero monografico a personalità che hanno lasciato un segno importante nella cultura italiana ed europea.
Un appuntamento ormai classico, atteso da tanti amanti delle buone letture, che ha visto Franco Esposito e molti altri scrittori e intellettuali occuparsi negli ultimi numeri di Enrico Emanuelli, Mario Soldati, Sebastiano Vassalli, Vincenzo Consolo, dopo aver dedicato interi volumi anche a Clemente Rebora, Piero Chiara, Antonio Rosmini, Sandro Sinigaglia, Gianfranco Contini e tanti altri. Eugenio Borgna, nato a Borgomanero nel novarese il 22 luglio del 1930, ha riassunto così la sua incredibile storia lunga poco meno di un secolo: “La psichiatria ha cambiato la mia vita, è stata il mio destino”.
Laureatosi in Medicina e chirurgia nel 1954 presso l’Università di Torino e specializzatosi in Malattie nervose e mentali nel 1957, già libero docente di Clinica delle malattie nervose e mentali presso l’Università di Milano e direttore dell’ospedale psichiatrico di Novara, attualmente ne è primario emerito.Tra i suoi principali settori di studio vi sono l’indagine sulla depressione e la schizofrenia, cui ha dedicato numerosi saggi scientifici e pubblicazioni rivolte a un pubblico non specialistico.
La sua produzione letteraria è davvero importante e conta moltissimi libri con un vasto pubblico di lettori. Borgna, come scrisse la giornalista di Repubblica Giuliana Sica, prematuramente scomparsa nel 2013, è autore “ di libri bellissimi su temi sempre uguali e sempre diversi, sull’arcipelago delle emozioni che abitano la nostra vita interiore come la nostalgia e i sentimenti di colpa, l’inquietudine e la disperazione, l’ansia e i rimpianti, le attese e le speranze, la gioia e la solitudine”. Tra i suoi successi editoriali, Le parole che ci salvano (Einaudi) e La solitudine dell’anima (Feltrinelli). La scrittura e il pensiero di Borgna rifuggono dal linguaggio dello specialismo e propongono il costante incontro e confronto con la grande letteratura, da Proust a Thomas Mann a Goethe, e la poesia, da Emily Dickinson a Giacomo Leopardi.
Un numero prezioso, questo di Microprovincia, e proprio per questo molto atteso. Il volume ospita i testi di Pierfranco Bruni, Barbara Castellaro, Marina Corradi, Andrea Dallapina, Luca Doninelli, Gillo Dorfles, Raffaele Fattalini, Angelo Gaccione, Umberto Galimberti, Giulio Giorello, Antonio Gnoli, Gianmaria Messina, Umberto Muratore, Ercole Pelizzone, Giannino Piana, Giovanni Scarafile, Gabriele Scaramuzza e Luciana Sica.