Palazzo Lascaris per il 25 novembre

Perchè il 25 novembre?

In questa data, in tutto il mondo, vengono ricordate le donne vittime di violenza

Crpiemonte
4 min readNov 24, 2021

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di Mario Bocchio

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, in base alla specifica Risoluzione 54/134. Lo scopo della giornata è quello di sensibilizzare sul fatto che le donne di tutto il mondo sono soggette a stupri, violenze domestiche e altre forme di violenza e condizionamenti; inoltre, uno degli obiettivi è evidenziare che la portata e la vera natura del problema sono spesso nascoste.

Scarpe rosse

Una Risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite è una decisione o una dichiarazione votata da tutti gli Stati membri rappresentati. Le Risoluzioni di solito richiedono una maggioranza semplice (50 per cento di tutti i voti più uno) per essere approvate. Tuttavia, se l’Assemblea generale determina che la questione è “importante” , è richiesta una maggioranza di due terzi.

Le sorelle Mirabal

Perché proprio la data del 25 novembre? Storicamente si basa sul giorno dell’assassinio nel 1960 delle tre sorelle Mirabal, attiviste politiche nella Repubblica Dominicana; gli omicidi furono ordinati dal dittatore Rafael Trujillo. Nel 1981, gli attivisti dell’Encuentros femminista latinoamericano e caraibico hanno celebrato il 25 novembre come un giorno per combattere e sensibilizzare in modo più ampio sulla violenza contro le donne. Il 7 febbraio 2000, la data ha ricevuto la sua Risoluzione ufficiale delle Nazioni Unite.

Ogni anno anche il Consiglio regionale del Piemonte celebra il 25 novembre con una serie di iniziative dedicate

L’Onu e l’Unione interparlamentare hanno incoraggiato i governi, le organizzazioni internazionali e le Ong ad organizzare attività per sostenere la Giornata come una celebrazione internazionale. Ad esempio, UN Women (l’ente delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere e l’emancipazione delle donne) ogni anno offre suggerimenti per organizzarla. Ricordiamo ad esempio che nel 2014, l’attenzione si concentrò su come la violenza attraversi tutte e dodici le aree critiche di interesse della Dichiarazione e della Piattaforma d’azione di Pechino, del 1995, sull’ eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne. La Convenzione rappresenta il principale testo giuridicamente vincolante sui diritti delle donne.

Pechino 1995 (foto Nazioni Unite)

Nel suo messaggio, l’allora direttore esecutivo delle Nazioni Unite per le donne, la sudafricana Phumzile Mlambo-Ngcuka, dichiarò: “Nel 1995, 189 governi si sono riuniti a Pechino. Hanno adottato una piattaforma d’azione che ha definito le strategie chiave per porre fine alla violenza contro le donne, responsabilizzare le donne e raggiungere l’uguaglianza di genere. … Le promesse di allora sono valide ancora oggi. Insieme dobbiamo segnare l’inizio della fine della disuguaglianza di genere. Ora è il momento di agire”.

Celebre il messaggio del Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, che affermò: “Accolgo con favore il coro di voci che chiedono la fine della violenza che colpisce, secondo le stime, una donna su tre nel corso della sua vita. Apprezzo i leader che stanno aiutando a mettere in atto, a far rispettare le leggi e a cambiare mentalità. E rendo omaggio a tutti quegli eroi nel mondo che aiutano le vittime a guarire e a diventare agenti di cambiamento”.

L’attrice italo-francese Melania Dalla Costa è stata testimonial di una delle campagne più famose delle Nazioni Unite (UNICRI) contro la violenza sulle donne, quella del 2019 “Io non sono più me stessa, curata dal fotografo greco Dimitri Dimitracacos.

Elina Chauvet (foto Facebook)

In quasi tutti i paesi, il colore scelto per celebrare la Giornata del 25 novembre è il rosso. Fu l’artista messicana Elina Chauvet, a realizzare nel 2009 in una piazza di Ciudad Juarez, il progetto d’arte pubblica “Zapatos Rojos” (“Scarpe Rosse”), ispirato all’omicidio della sorella per mano del marito e alle centinaia di donne rapite, stuprate e assassinate in questa tristemente conosciuta città di frontiera con gli Stati Uniti, nodo delle attività dei narcos.

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