Pregare a duemila metri di altezza
In un incantevole vallone si trova il santuario di Sant’Anna di Vinadio, meta di pellegrinaggio di milioni di fedeli ma anche luogo turistico per la bellezza del paesaggio
di Mario Bocchio
Il santuario di Sant’Anna di Vinadio si trova su un’antichissima via di comunicazione tra la Provenza e il Piemonte. È anche una delle chiese più alte d’Europa, a 2035 metri sul livello del mare. Dalla Francia lo si raggiunge passando per Isola 2000, il Colle della Lombarda, poi percorrendo una strada stretta e tortuosa per una decina di chilometri che porta in territorio italiano. Lo siraggiunge anche da Cuneo attraverso la Valle Stura de Demonte.
Dedicato ai santi Anna e Gioacchino genitori di Maria, si trova su una balconata della valle dalla quale si possono osservare alcune montagne delle Alpi Marittime: la Punta Maladecia, la Testa Gias dei Laghi, il Monte Aver e la Cima della Lombarda.
Tra l’XI ed il XII secolo in prossimità di molti passi alpini sorgono chiese-ospizi per assistere i viandanti e pellegrini. Il santuario ebbe la stessa origine ed era denominato Ospizio di S. Maria di Brasca. La vulgata popolare ha tramandato che Sant’Anna apparve alla pastorella Anna Bagnis per indicarle il luogo dove costruirlo. Le sarebbe apparsa sul masso ancor oggi detto dell’apparizione a circa 500 metri dal santuario sulla mulattiera che porta al Passo di Sant’Anna. Dell’ospizio parla un documento del 1307.
I sentieri escursionistici dalla cima del Colle della Lombarda consentono di arrivarci. Ai piedi del santuario, inoltre, si possono trovare diversi percorsi per escursionisti di tutti i livelli, in una cornice magnifica. È inoltre possibile accedere ai laghi molto rapidamente.
Una delle escursioni più famose e frequentate è quella del giro delle Cimes du Laufser, con 500 metri di dislivello, da quattro a cinque ore di cammino, con partenza dal santuario. Disegna un anello tra Francia e Italia, in mezzo ai laghi.
All’inizio del 1500 si parla di un cappellano fisso che sale all’ospizio in occasione della festa e di un custode, il randiere, per i trasporti e l’assistenza invernale, per il servizio di guida, vitto e alloggio ai viandanti, e per il suono di campana come richiamo in caso di tormenta e di nebbia. L’ultimo randiere è stato Lidio Giraudo che per cinquantatré anni è stato custode di Sant’Anna di Vinadio. Nello stesso secolo la cattedrale di Apt, la prima chiesa in Europa dedicata a Sant’Anna, dona al santuario una piccola parte della reliquia della santa, che era stata salvata dalle invasioni barbariche e dalle relative distruzioni. Nel 1722 la reliquia venne collocata nel “braccio” che ancora si onora.
Nel 1681 viene inaugurata la nuova chiesa dalle dimensioni di quella attuale e con il pavimento in ascesa, posato sulla roccia levigata dagli antichi ghiacciai. Nella seconda metà del 1700 sorsero nuovi edifici per ospitare le migliaia di pellegrini che salivano e salgono ancora oggi al santuario. Il luogo di culto è passato indenne dalle vicende legate soprattutto alla Rivoluzione Francese a alla Seconda guerra mondiale.
Aperto da metà giugno a fine settembre, raggiungibile anche in autobus, il santuario accoglie numerosi pellegrini provenienti dalle comunità italiana e francese.
La leggenda - come detto - narra che prima dell’XI secolo Sant’Anna, madre della Vergine Maria, apparve in cima ad una roccia ad una giovane pastorella, Anna Bagnis. Gli mostrò il luogo dove voleva che fosse costruita una cappella. A Sant’Anna da Vinadio sono attribuiti diversi miracoli, il più noto dei quali avvenne nel 1755 quando una valanga seppellì il paese di Bergemoletto di Demonte, e tre donne furono ritrovate vive 37 giorni dopo.
L’attuale chiesa è la seconda ad essere stata edificata, nel 1680. L’interno è a tre navate. Le pareti sono ricoperte di ex voto dipinti, di ieri e di oggi, e di nastri rosa o azzurri di neonati affidati a Sant’Anna, protettrice delle gestanti. Testimoniano anche la devozione a Sant’Anna nelle richieste di guarigioni o ringraziamenti per essere sfuggiti al pericolo.
Di fronte al presbiterio si trova la statua di Sant’Anna con Maria, e il “braccio” reliquiario del XVII secolo che contiene parte della reliquia della santa.
Proprio accanto alla chiesa fu creata, dove sorgeva il primo edificio di culto, la cappella delle confessioni. Nel chiostro si celebra una messa bilingue, in francese e in italiano.
Fonti: Diocesi di Cuneo; www.santannadivinadio.it; «Art et culture en Vallée Stura - sanctuaires, forts, musées, églises»; «Le sanctuaire de Sant’ Anna di Vinadio»