Pane, Amore e Fantasia

Scene da film sui muri di Legro d’Orta

Legro è una piccola frazione di Orta San Giulio

Crpiemonte
4 min readApr 8, 2021

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di Marco Travaglini

A differenza del capoluogo, che s’affaccia sul lago che ne porta il nome e sull’omonima isola, Legro è a monte, all’inizio della strada che sale verso Miasino e Ameno, in corrispondenza della stazione ferroviaria. Dal 1998 è diventata un’interessante meta turistica grazie a dei bellissimi affreschi che ne colorano il centro storico.

La Freccia Azzurra. Foto di Oreste Pastore, Distretto Turistico dei Laghi

Con il titolo Il Cinema messo al muro è entrato con buon diritto a far parte del circuito nazionale dei paesi dipinti , le località italiane con i muri delle case affrescati da artisti di fama nazionale o da sconosciuti amanti di questa tecnica pittorica. Unico esempio tra i tanti, Legro propone una straordinaria galleria d’arte a cielo aperto, dedicata ai film che utilizzarono come set i paesi attorno al lago d’Orta e le località del Piemonte in genere.

Uno dei muri dipinti a Legro di Orta

I “murales” sono quasi una sessantina e adornano buona parte dei muri della frazione. Passeggiando per le viuzze di Legro si possono rivivere, attraverso i fotogrammi dipinti, scene di famosi film che videro il Lago d’Orta e il Verbano come cornice: “Il balordo”, “L’amante segreta”, “Una spina nel cuore”, “La voglia di vincere”, “Il piatto piange” e “La stanza del Vescovo”.

La galleria degli artisti di Legro

Oltre a questi si possono ammirare la “Freccia Azzurra” dell’omegnese Gianni Rodari che il regista Enzo D’Alò trasformò in un film d’animazione o “Addio alle armi” di Charles Vidor , “La spia del lago” o “I racconti del maresciallo”, di Mario Soldati, con Turi Ferro e Nino Buazzelli. Per non parlare poi dell’immagine fiera e indolente della mondina di “Riso Amaro”, con la sua maglietta attillata e le calze nere a metà coscia, che hanno fatto diventare Silvana Mangano un’icona del cinema italiano.

L’affresco dedicato a Il Balordo con Tino Buazzelli

C’è anche una “Galleria degli Artisti” a Legro che, di volta in volta, si arricchisce di nuove opere d’arte con i progetti promossi dalla Pro Loco Legro Accademia delle Arti e del Muro Dipinto, presieduta da Fabrizio Morea, infaticabile e vulcanico promotore della cultura e del turismo sul lago d’Orta.

Piero Chiara, una spina nel cuore

Legro, quando si potrà fare una gita sul lago d’Orta, val bene una visita che imprimerà nella memoria emozioni e ricordi dell’immaginario filmico e dei divi di quel fantastico mondo di celluloide. Rimanendo in tema la “mappa” dei paesi dipinti in Piemonte propone ventuno località che si fregiano di questo titolo, collocando la regione al primo posto per numero di realtà nel panorama nazionale che conta 125 realtà dell’Associazione Italiana Paesi Dipinti. Tra queste le cuneesi Bagnasco ( la località del “Bal do Sabre”, le danze degli spadonari ), Roccaforte Mondovì, Bergolo, Narzole e Vernante ( con le immagini di Pinocchio, omaggio al grande disegnatore Attilio Mussino, forse il più grande illustratore delle avventure del burattino di Collodi), le torinesi Alpignano, Brandizzo e Maglione (con il celebre MACAM, il museo d’arte contemporanea all’aperto fondato da Maurizio Corgnati), Pogno nel novarese, Bioglio e Mezzana Mortigliengo nel biellese e Cassano Spinola nell’alessandrino, con le sue poche case lungo il crinale delle prime colline tortonesi.

Riso Amaro. Foto di Oreste Pastore, Distretto Turistico dei Laghi

In ultimo, vale la pena ricordare l’iniziativa unica e certamente irripetibile che coinvolse Torre Canavese, dove diversi artisti provenienti dall’ex Unione Sovietica, con lo scopo di far conoscere l’arte e la cultura dell’Europa orientale, produssero ottantotto opere murali che, accanto a pannelli ceramici e opere di pittori canavesani, hanno abbellito l’incantevole borgo raccolto attorno allo storico castello.

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