Alessandria, il Palazzo Borsalino

Un museo sulle ventitré

Inaugurato ad Alessandria uno spazio dedicato ai cappelli Borsalino

Crpiemonte
3 min readMay 15, 2023

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di Elena Correggia

Palazzo Borsalino fu un tempo la storica sede dell’omonima fabbrica di cappelli. Un vanto per la città di Alessandria e un fiore all’occhiello del made in Italy. Oggi quell’edificio è la sede di alcune facoltà dell’Università del Piemonte orientale, ma da poche settimane ospita anche il rinnovato museo che consente di compiere un viaggio affascinante alla scoperta del leggendario marchio di cappelli.

Inaugurato per iniziativa del Comune di Alessandria e della Fondazione Borsalino, il Borsalino Museum è uno spazio innovativo che racchiude storia, oggetti, aneddoti e geografie. Il percorso di visita, composto da stazioni di tecnologia multimediale e pannelli didattici, è sviluppato in italiano e inglese.

La Galleria

La storia dell’azienda

Tutto ebbe inizio con Giuseppe Borsalino, che il 4 aprile 1857 avviò ad Alessandria la Borsalino Giuseppe e Fratello, cappellificio artigianale che si distinse subito per l’alta qualità dei manufatti e per l’ambizione e il coraggio di guardare oltre i confini del proprio territorio, fino a conquistare altri mercati nazionali e, nei decenni, persino esteri, in primis quello inglese con la produzione delle tradizionali bombette. Giuseppe seppe puntare alla trasformazione tecnologica dell’azienda, e proprio dall’Inghilterra importò le macchine che diedero la svolta industriale all’attività.

Gli ideali di Giuseppe Borsalino ispirarono il figlio Teresio, che trasformò il cappellificio in un moderno gruppo manifatturiero aperto ai più innovativi linguaggi della comunicazione: la pubblicità, in particolare attraverso i manifesti realizzati dai migliori cartellonisti del tempo, e il cinema. I cappelli Borsalino vengono indossati in celebri film da divi come Humphrey Bogart, Alain Delon e Jean-Paul Belmondo, che diventano così ambasciatori dello stile della maison.

I cappelli maschili in feltro sono il punto di partenza della ricerca aziendale. I modelli in tessuto, quelli in paglia e le collezioni femminili sono frutto di una naturale evoluzione e si sono aggiunti nel tempo, fino a completare l’idea dello stile Borsalino: un modo preciso di essere eleganti e distinguersi.

Cappelli in mostra

Dal 1986 l’azienda ha trasferito l’attività in uno stabilimento appena fuori città, nella zona industriale di Spinetta Marengo. Una serie di difficoltà economiche ha costretto gli eredi Borsalino a vendere la società negli anni ’90 e anche gli anni successivi sono stati contraddistinti da una crisi profonda. Fino al 2015 quando Haeres Equita, società di private equity, ha investito oltre 10 milioni di euro, aggiudicandosi l’azienda e intraprendendo la strada di un importante rilancio.

La visita del museo

Il legame tra il cappello e il cinema

Il percorso museale inizia da “Antica Casa”, uno spazio multimediale che racconta gli oltre 160 anni di storia dell’azienda. “Manifattura” è invece lo spazio che illustra il processo di produzione del cappello. Dal piccolo atelier del 1857 alla manifattura di oggi, la realizzazione di un Borsalino continua a essere un lavoro rigorosamente artigianale. Sono le persone, coinvolte in ogni fase del processo, a rendere possibile ogni giorno la creazione di prodotti di altissima qualità. “Galleria” è invece lo spazio che invita a un viaggio attraverso i cappelli più significativi della storia di Borsalino, organizzati in sezioni narrative e presentati da un’app che raccoglie aneddoti, immagini e video. Otto monumentali vetrine disegnate da Arnaldo Gardella per l’antica Sala Campioni Borsalino ritmano il passaggio fra altrettante sezioni narrative con più di duemila cappelli in mostra.

Il Borsalino Museum è situato in corso Cento Cannoni 21 ad Alessandria ed è visitabile dal martedì alla domenica dalle 10 alle 19.

Immagini tratte da www.borsalinomuseum.com

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