La bellezza del sentiero

Un nastro verde che unisce il Piemonte al resto d’Italia

Si chiama Sentiero Italia, lo ha voluto il Cai. Il tratto piemontese prevede 66 tappe e unisce Garessio, in val Tanaro, a Cannobio, sul lago Maggiore

Crpiemonte
3 min readNov 2, 2021

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di Pino Riconosciuto

Si chiama Sentiero Italia Cai, è un tracciato escursionistico che collega tutta l’Italia, sviluppandosi lungo l’intera dorsale appenninica, isole comprese, e sul versante meridionale delle Alpi, da ovest fino all’estremo est del nostro paese. Lungo circa 7200 chilometri, con circa 500 tappe, è uno dei trekking più lunghi del mondo. Un’”autostrada del verde” che attraversa tutte le regioni italiane, unendole in un percorso con difficoltà accettabili, quasi sempre alla portata di molti, e che nell’epoca del rilancio dei grandi cammini rappresenta una opportunità in più per gli escursionisti italiani e stranieri. Ad aiutarne la percorribilità a tappe ci sono oltre 100 i punti di accoglienza, in rapido aumento, lungo il percorso, in grado di fornire vitto e alloggio ai camminatori e informazioni necessarie per orientarsi sul percorso.

Ormea

Inoltre un sito internet, www.sentieroitalia.cai.it, propone tra l’altro un sito cartografico che raccoglie le singole tappe divise per regione. Per ognuna di esse sono disponibili la traccia Gpx da scaricare, la descrizione dell’area e informazioni come la lunghezza, il dislivello e la difficoltà. E’ anche presente una sezione blog che affronta tanti contenuti diversi: dalle particolarità ambientali e culturali delle aree attraversate dal sentiero all’enogastronomia, fino ad arrivare ai punti di accoglienza presenti all’inizio e alla fine di ogni tappa o nelle immediate vicinanze di essi.

Naturalmente non manca il tratto piemontese. Il percorso si sviluppa nelle Alpi occidentali, in ambienti sempre diversi e panoramici per ben 66 tappe, ricalcando per due terzi il tracciato della GTA, la Grande traversata delle Alpi. In Piemonte, il sentiero comincia in terra brigasca, quindi percorre le Alpi Liguri, le Marittime e le Cozie, rimanendo a lungo nel mondo di lingua e cultura occitana. Poi punta verso le Alpi Graie, si sposta sulle Alpi Biellesi ed entra nelle terre dei Walser, dirigendosi verso il Monte Rosa. In Valle Anzasca, il tracciato si immette sull’Alta Via delle Alpi Ossolane e affronta le Alpi Pennine orientali e le Lepontine occidentali. Il Sentiero Italia piemontese termina a Cannobio, sul Lago Maggiore.

Cannobio

La prima tappa in territorio piemontese, come segnala il sito internet del Sentiero Italia, collega i due centri più importanti dell’Alta Val Tanaro: Garessio e Ormea. Un tracciato di circa 20 chilometri con un dislivello tra salite e discese di oltre 800 metri. Per chi volesse cimentarsi nel percorso, occorre percorrere inizialmente il centro storico di Garessio fino ad una rotonda appena oltre l’antica ferrovia Ceva-Ormea. Si svolta a sinistra e, poco oltre, ancora a sinistra in un sottopasso della ferrovia. Si prosegue poi lungo la pista ciclabile e pedonale, in alcuni tratti asfaltata, in altri sterrata, che corre lungo la riva destra del fiume Tanaro, fino alla borgata Garei di Barchi.

Un tratto del Sentiero Italia nel territorio piemontese

Il ponte che attraversava il Tanaro è stato distrutto dall’alluvione dell’ottobre 2020. Occorre procedere su strada asfaltata lungo il Tanaro fino ad una piccola via a destra che si avvicina al fiume e lo supera su un ponte pedonale. Al di là del fiume si prende a destra sulla SS28 fino alla piazzetta della borgata Nasagò da cui parte, a sinistra in salita, il sentiero in direzione di Eca. Nei pressi della chiesa di San Giacomo si incrocia la Balconata di Ormea. Si procede lungo l’itinerario attraverso le borgate di Vacieu, Carià, Albra, Villaro e Lunghi. Poco prima delle case di Airola inizia il sentiero che, a sinistra e in discesa, porta a Ormea, dove si conclude la prima tappa.

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