Una cascata tra le colline
È quella del rio Crivella, a due passi dalla metropoli. Una passeggiata facile che regala scorci di pace e profumi d’altri tempi
di Pino Riconosciuto
Un angolo di paradiso a due passi dalla metropoli. E’ la cascata del Rio Crivella, un’oasi di pace inaspettata nel cuore della collina torinese, capace di regalare profumi e scorci di grande pregio in questa primavera che si avvicina al suo culmine.
La cascata, la cui portata dipende naturalmente dalle piogge recenti, è situata in una conca agevolmente raggiungibile da Castiglione Torinese. Naturalmente si può arrivarci da molte parti della collina, anche da Superga o dalla vicina San Mauro, ma a patto di scegliere itinerari più impegnativi e di maggior durata. La passeggiata che vi proponiamo è invece semplice e alla portata di tutti, anche dei bambini, e si articola in un anello che da Castiglione porta alle cascate, poi a Tetti francesi, con ritorno da un altro sentiero che si ricongiunge al primo in prossimità del punto di partenza. Il tutto in meno di due ore di cammino.
Abbiamo scelto di partire da strada Valle Garavaglia, raggiungibile da Torino in auto attraverso l’arteria che conduce prima a San Mauro e poi a Castiglione. All’altezza del numero 38, circa 500 metri dopo l’imbocco della strada, sulla sinistra parte una stradina sterrata, indicata dalle paline che riportano i sentieri 75 e 76 e una freccia gialla con sopra scritto Roccati. Parcheggiata l’auto, si imbocca la stradina, da seguire fino al primo bivio che si supera tenendosi a sinistra, verso il rio Crivella. Percorse alcune centinaia di metri un ponticello supera il rio, una palina indica il sentiero 76. Noi invece proseguiamo sul sentiero 75, seguendo le chiare indicazioni che incontriamo e che ci portano da una parte all’altra del rio, sul fondo della valletta, fino a un sentiero che si stacca a destra dalla pista sinora percorsa. Il percorso si dipana tra gli alberi e splendidi cuscini di aglio ursino, la cui fioritura regala profumi persistenti e inconfondibili, insieme a una vista impareggiabile di verde punteggiato dai fiori bianchi. Il sentiero ci accompagna fino alla conca al fondo della quale si staglia la cascata, anch’essa abbondantemente segnalata, e il laghetto ai suoi piedi formato dall’acqua in caduta. Uno spettacolo che unisce al dinamismo dell’acqua l’umidità del luogo, segnalata anche dai muschi e dalle felci che circondano la roccia. E’ uno spettacolo singolare, inaspettato in un punto così vicino alle case, che mantiene tutti i crismi dell’ambiente naturale, poco toccato dall’uomo.
Goduta la visione della cascata si torna indietro sullo stesso sentiero fino al bivio, dove si devia a destra. Dopo qualche minuto si arriva su un sentiero più ampio che segnala l’itinerario 76. In leggera salita si inoltra nel bosco, proponendo tra l’altro in questo periodo i delicati sentori delle acacie fiorite. Usciti dal bosco si incontrano prati con alberi da frutto che ci accompagnano fino a Tetti francesi. Il ritorno si svolge tutto sul sentiero 76, evitando dunque di girare a sinistra verso la cascata, ma continuando fino ad arrivare al ponticello sul rio Crivella che ci ricongiunge al percorso iniziato alla partenza. Dunque, una passeggiata facile, ma ricca di suggestioni e promesse da godere in silenzio, assaporando i profumi e le visioni che propongono il bosco, le sue radure e l’acqua del rio.