Una ciaspolata sotto la cascata di ghiaccio
Un facile percorso ad anello nella Val Servin, nel torinese, a contatto con la natura e con storici insediamenti
di Pino Riconosciuto
Un inverno con il sole e le temperature di questi giorni sembra rinviare alla prossima, forte nevicata le escursioni sulle ciaspole, in particolare quelle facili di cui il Piemonte è ricco soprattutto a quote non elevate. E’ il caso dell’itinerario di oggi, una parte di un anello più ampio che si percorre in estate e che si può in parte riproporre anche in inverno, con le ciaspole, o con gli scarponi da trekking - se è assente la neve - magari portandosi un paio di ramponcini per affrontare eventuali tratti ghiacciati.
Questa volta lo scenario che vi proponiamo è la Valle di Ala, una delle Valli di Lanzo, nel torinese, cui si arriva, dopo Lanzo, seguendo le indicazioni per Ceres, Ala di Stura e Balme. Per cominciare il nostro itinerario occorre prendere la deviazione a sinistra, appena prima di Balme, ai piedi della salita che porta al paese, e che ha come indicazione la frazione Cornetti. Seguiamo dunque la strada secondaria finché non arriviamo a una locanda, dove parcheggeremo sul piccolo piazzale antistante.
Da lì comincia la nostra passeggiata che si sviluppa su una stradina in salita, a fianco al torrente. Continuando si arriva a un ponte in legno con una bacheca, sotto l’abitato della frazione di “I Frè”, a 1495 metri di quota. In estate nella frazione, che venne costruita da minatori, viene a aperta al pubblico una abitazione perfettamente allestita che riproduce suppellettili e suggerisce le abitudini di vita che un tempo venivano lì praticate.
Per proseguire occorre procedere sul ponte e, una volta giunti dall’altra parte, seguire il sentiero che devia verso destra. Il percorso ora è in piano e più avanti, lasciato su un lato un canalone piuttosto irto, si procede in leggera salita fino ai casolari di Pian Salè, caratterizzati dalla presenza di una enorme roccia. Invece di proseguire verso i Laghi Verdi - un percorso interessante nel periodo estivo - occorre dirigersi a destra, seguendo l’indicazione “Sentiero Natura” e superare il Rio Paschiet sul ponticello in legno che si presenta all’escursionista. Si procede attraverso un terreno ondulato fino alla incantevole cascata del Pontat, che d’inverno ghiaccia e diventa occasione di ascensione per gli scalatori su ghiaccio.
A questo punto occorre svoltare a destra e cominciare la discesa che ci riporterà all’auto. Prima si attraversa un piccolo bosco di larici, poi si gira a sinistra per utilizzare un ponte in legno che supera il Rio Servin. Si prosegue a destra, costeggiando il fiumiciattolo, fino a superare un alpeggio e a imboccare una mulattiera delimitata da muretti in pietra che ci riporta sulla strada iniziale e, seguendola al contrario, fino al parcheggio dell’auto.