Una gita in Valle Orco
Sopra Locana, fino al lago di Pratofiorito. Una passeggiata non problematica, anche con la neve e le ciaspole
di Pino Riconosciuto
Andare per sentieri in Valle Orco non è prerogativa solo degli atleti. Ci sono occasioni di passeggiate per tutti i gusti e tutti i fisici, purchè si sia disponibili a fare un po’ di fatica. Quella che vi proponiamo oggi è un’escursione relativamente facile, che si può interrompere prima, davanti a una “Santa Pulenta” dell’omonimo rifugio, o può proseguire fino al lago di Pratofiorito, a quasi 1800 metri. Con un innevamento normale per la stagione invernale in genere il tragitto richiede l’uso delle ciaspole. In un periodo siccitoso come quello che attraversiamo è probabile che le ciaspole non siano necessarie. Per informazioni ci si può sempre rivolgere al rifugio.
Il punto di partenza è una frazione di Locana. Per arrivarci, dalla Torino-Aosta, si esce a San Giorgio e si prosegue per Castellamonte e Cuorgnè. Da lì ci si inoltra nella Valle Orco, verso Ceresole Reale, fino a Locana, dove si gira a sinistra sul ponte seguendo le indicazioni degli impianti sciistici della Cialma. Dopo alcuni tornanti si arriva alla frazione di Porcili dove si lascia l’auto nell’ampio piazzale interno a una curva. Da lì, protetta da una sbarra, parte una strada poderale che occorre prendere e che ci accompagnerà fino a quasi tutto il tragitto fino al lago.
Nel cammino si incontrano leggere salite e discese, oltre ai resti di case abbandonate. Si arriva così alla borgata Cambrelle, che dà il nome al vallone che si percorre. Fino all’ottocento ospitava un centinaio di abitanti, ora è abbandonata. Lì, oltre alla chiesa di San Vito, incrociamo il rifugio Santa Pulenta, che offre una dignitosa cucina locale, a base di polenta e selvaggina, e anche due camere per passare la notte. Chi ha ancora forze può proseguire per la strada che, superata la borgata, attraversa il Rio Cambrelle.
Procedendo sul lato opposto del vallone si sale fino all’alpe Bianasso, per poi ridiscendere e, attraversato il rio, si arriva fino al vallone di Pratofiorito. A questo punto si prosegue fino alle baite, dove si conclude la sterrata. Seguendo da lì a destra i segni bianchi e rossi si raggiunge in pochi minuti la conca che ospita il lago alpino.