L’assalto al Monte Rosa
Nacquero le figure dei portatori e delle guide alpine
(Seconda e ultima parte)
Sorsero i primi rifugi in quota e i primi alberghi in paese, l’aspetto urbanistico dei piccoli centri arroccati sulle montagne si trasformò e gli uomini, da semplici abitanti, presero coscienza della propria esperienza e svilupparono nuove professioni. Nacquero così le figure dei portatori e delle guide alpine del Monte Rosa.
Nei giorni 4, 5 e 6 agosto 1877 presso l’Hôtel du Mont Rose di Gressoney si tenne il convegno del neonato CAI (fondato da Quintino Sella nel 1863), al quale parteciparono tutte le personalità di spicco dell’alpinismo di quegli anni, che erano in paese per una festa memorabile. Ma soprattutto tra i partecipanti all’evento vogliamo ricordare l’indimenticabile abbé Gorret, spirito libero del Monte Rosa, che seppe distinguersi anche in questa occasione, quando chiamato a tenere il suo discorso, affermò “i migliori discorsi a tavola sono quelli che non si fanno”. Riconosciuta dal convegno internazionale di Gressoney, la stagione alpinistica decollò rapidamente e nel 1893 le guide di Gressoney accompagnarono la regina Margherita di Savoia all’inaugurazione del rifugio-osservatorio più alto d’Europa, che in quell’occasione prese il nome di Capanna Margherita.
Nel 1902 ricordiamo la prima ascensione della parete sud-est del Lyskamm orientale da parte delle guide Francesco Curtaz, Giacomo David e Alberto Lazier. Il 5 settembre 1903 le guide Antonio Curtaz e Giovan Battista Pellissier insieme alla contessa Grace Filder di Campello della Spina aprirono la via sulla parete sud-est del Lyskamm orientale, oggi conosciuta come via Filder. Grande alpinista, personaggio avventuroso e affascinante, Filder soggiornava abitualmente a Gressoney, dove scalava numerose vette con la guida Carlo Squindo. Delle guide di Gressoney, nella relazione al CAI del dicembre 1903, scriveva: “le guide si congratularono con me con una bella stretta di mano. Non chiesero l’onore di abbracciarmi come avevano fatto le ventiquattro guide meno educate della sposa del Monte Bianco, Mademoiselle D’Angeville”.
Il 17 gennaio 1907 le guide Antonio Curtaz Alberto ed Edoardo Lazier insieme al grande alpinista, etnologo, esploratore e himalayano biellese Mario Piacenza furono protagonisti della prima assoluta (e prima invernale) sulla cresta Perazzi al Lyskamm, alla quale seguì, il giorno successivo, la prima invernale della Punta Dufour dal Colle Zumstein. Nel 1911 la guida Antonio Welf e l’alpinista Carlo Fortina realizzarono la prima salita italiana sulla parete nord del Lyskamm e la prima salita della cresta sud-ovest del Castore.
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Fonte: Società delle guide alpine di Gressoney-Monte Rosa. Fotografie: Archivio Guindani