Machne learning

L’impatto dell’intelligenza artificiale nella nostra vita

Il dibattito si è svolto anche l’Università di Torino con un simposio al Campus Einaudi. A Torino il Centro nazionale

Crpiemonte
4 min readDec 1, 2023

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di Alessandro Bruno

(quarta e ultima parte)

Tra le innumerevoli applicazioni dell’intelligenza artificiale, illustrate al simposio del 21 ottobre, Raffaele Bonino, docente del Dipartimento di Fisica dell’Università di Torino, ha spiegato che sta suscitando grande interesse quella in materia di fisica astro-particellare. “L’applicazione del machine learning - ha detto Bonino - comporta diversi tipi di analisi: dalla selezione e ricostruzione di eventi, fino al riconoscimento e tracciamento di detriti spaziali. Questo perché il machine learning, dalle prime applicazioni si sta rivelando superiore alle tecniche tradizionali”.

La matematica ha un ruolo fondamentale nell’intelligenza artificiale, ha detto Alessandra De Rossi (ordinario di Analisi numerica del Dipartimento di Matematica dell’Università di Torino) perché fornisce strumenti teorici e applicativi. Tecniche come “l’apprendimento automatico e il deep learning si basano su concetti e principi matematici. Questi consentono ai sistemi Ia di fare previsioni, classificare dati, apprendere e imparare dall’esperienza, aiutando ricercatori, professionisti e tecnici nei processi decisionali”.

L’Ia potrà rivoluzionare anche il mondo dello sport e quello del Terzo settore.

Lo sport alle prese con l’intelligenza artificiale

Creare allenamenti personalizzati attraverso l’intelligenza artificiale potendoli adattare all’evolversi delle esigenze in tempo reale. Thomas Gorda - direttore della Scuola di formazione scientifica Luigi Lagrange di Torino - però sottolinea che il “coaching umano rimane cruciale per l’aspetto motivazionale e psicologico dello sport, fornendo sostegno emotivo e ispirazione che l’intelligenza artificiale non può ancora replicare completamente”. Sotto questo aspetto il ruolo del preparatore atletico non è sostituibile pur rimanendo notevole l’apporto delle nuove tecnologie in termini di prevenzione degli infortuni e ottimizzazione delle prestazioni fisiche.

Certamente sono attesi considerevoli aiuti dalle nuove tecnologie anche nell’importante settore no profit che rappresenta il 5% del Pil italiano. Questo pur essendo un settore che fa “delle relazioni umane il senso della sua esistenza”. In questo senso si è espresso Gianluca Carcangiu, presidente Csen Piemonte.

A conferma che il ruolo del Piemonte, con il suo capoluogo Torino, nello sviluppo dell’intelligenza artificiale sarà di estrema importanza è arrivato a metà ottobre, in occasione dell’apertura dell’anno accademico del Politecnico di Torino, un importante annuncio: il ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, ha dichiarato che Torino sarà il Centro nazionale per l’intelligenza artificiale.

Solidarietà artificiale e Terzo settore

Ai primi di novembre nel corso dell’Assemblea dell’Unione industriale il presidente della Regione, Alberto Cirio, ha dichiarato che entro la fine dell’anno verrà insediato il tavolo sull’intelligenza artificiale in Piemonte al quale saranno invitati a partecipare gli attori istituzionali del territorio, come le università, la Città di Torino e la Città metropolitana. Il primo passo sarà individuare la sede più idonea del Centro. La nuova struttura torinese non riguarderà solo l’intelligenza artificiale legata all’automotive, ma l’intero dossier legato alla realtà complessiva del nostro Paese.

Torino sarà il Centro nazionale per l’intelligenza artificiale?

Il ministro Urso ha anche parlato della possibilità per il capoluogo subalpino di ospitare una speciale sessione del G 7 e, cioè, il forum intergovernativo che coinvolge gli stati economicamente più progrediti, dedicata all’intelligenza artificiale, all’economia digitale e allo spazio. Il Centro dovrebbe poter contare su un finanziamento di 20 milioni di euro l’anno e si pensa che debba diventare un punto di riferimento anche a livello internazionale. Questo perché in Italia e, particolarmente in Piemonte, vi sono delle eccellenze avanzate che si muovono già nel contesto dello sviluppo dell’intelligenza artificiale: una speranza per il futuro di tutto il Paese.

Il territorio piemontese dimostra in vari ambiti quanto sia già fortemente interessato allo sviluppo di queste nuove tecnologie. Per esempio, a partire dall’anno accademico 2023–’24, l’Università di Torino ha attivato un nuovo corso di laurea magistrale in “Intelligenza artificiale per la biomedicina e la sanità”. Lo scopo è quello di formare esperti di queste nuove tecnologie digitali nell’ambito biomedico e sanitario tra gli studenti che hanno maturato una considerevole esperienza in informatica, matematica e biologia.

Bibliografia: sito del Parlamento europeo, Il Sole 24 Ore, Perunaltracittà.org, La Repubblica, La Stampa, Torinoggi.it, Trendsanità.it, Altalex.

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